Le storie di Aysenur Ezgi Eygi, Rachel Corrie, Tom Hurndall e Shireen Abu Akleh potrebbero essere lette a scuola, come parte integrante di un programma di educazione alla pace. Queste persone hanno sacrificato la propria vita mentre cercavano di difendere i diritti dei palestinesi
Inchiesta sulla storia degli armamenti israeliani e sulle complicità dell'Occidente e dell'Italia nella guerra condotta ai danni della popolazione civile in Palestina
12 marzo 2024 - Rossana De Simone
L’intervista al ministro degli Affari esteri palestinese
La violenza è alimentata non solo dalle forze militari ma anche dai coloni israeliani, armati e supportati dall'esercito. Il fenomeno ha portato all'abbandono di intere comunità palestinesi, con più di mille persone che hanno lasciato le proprie case a causa della violenza.
10 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
E’ necessario segnalare i pericoli di queste soluzioni tecnologiche
Rompere il silenzio, protestare al di fuori dei sistemi di potere, arrivare al cuore delle persone, perché una presa di coscienza faccia crescere l’empito di libertà e di giustizia che da anni mettiamo nella questione palestinese. (Le Donne in Nero)
2 febbraio 2008 - Simona Ricciardelli
Uccise dal terrorismo islasmico in Egitto, ferito dal fanatismo in Israele
La tragica fine delle due giovani italiane deve spingere a cercare le vie della pace e della riconciliazione fra i popoli, senza le quali non si prosciugano le paludi dell'odio causate dalla guerra infinita e dal conflitto israelo-palestinese. Anche il ferimento di Adriano ci faccia riflettere.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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