Lunedì la docufiction su Canale 5. Oltre che far riflettere sulla natura dell'uomo, il massacro dovrebbe far riflettere sulla situazione del giornalismo in Italia
L'organizzazione ha reso pubblico, il primo febbraio, il suo rapporto annuale 2007, che delinea lo stato della libertà di stampa in 98 paesi. Questo documento ritorna sulla prinicpali violazioni dei diritti dei giornalisti avvenuti nel 2006 e offre prospettive tematiche e regionali sullo stato delle libertà dei media e di Internet in tutto il mondo.
Nel primo semestre del 2006 erano stati nove i giornalisti assassinati nel
continente. In appena tre mesi, luglio, agosto e settembre, altri 13 sono
stati assassinati in quella che è una vera e propria guerra a bassa
intensità contro la libertà di stampa nel continente. solo in questo
decennio sono centinaia i giornalisti assassinati in America Latina. Al
primo posto la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile.
9 ottobre 2006 - Gennaro Carotenuto
Missioni di pace: quelle autentiche, non millantate
La rete sta disarticolando il modo di costruire l'informazione e il potere di giornali e giornalisti sulla determinazione di cosa è «notizia». C'è chi se ne accorge. E chi no
Argentina: Mariano Saravia, giornalista e scrittore, ha denunciato mercoledì scorso le continue minacce ricevute dopo la recente uscita del suo libro “La sombra azul”
Questo sarà l'argomento del prossimo incontro, previsto per mercoledì 28, ore 18.30, sempre presso la libreria Gilgamesh, nei pressi dell'angolo tra via Regina Elena e via Oberdan. L'obiettivo è comunicare con ogni mezzo, con il volantino fino ai... trampoli!
Storia reale e storia narrata - Informarsi anziché farsi informare - Cultura del conflitto - Immaginazione del futuro - La storia si fa coi "se" - Conoscere la pace - L'informazione visiva modifica l'intelligenza - Vedere anche la violenza invisibile.
30 marzo 2004 - Enrico Peyretti
Violata la Carta dei doveri del giornalista forzando i titoli
La Repubblica forza i titoli per deformare la percezione dei dati del sondaggio Demos-Eurisko del 14 novembre 2003 sul consenso alla missione militare italiana in Iraq.
Scambiare il 50,9 % di favorevoli alla missione con la totalita' del sentimento nazionale e' stato un grossolano lavoro di semplificazione propagandistica. Mentre secondo l'Abacus l'Italia e' spaccata a meta' sul consenso alla missione, per Repubblica "l'Italia e' favorevole alla missione".
"Ma di che pace stiamo parlando?" è la domanda che sorge spontanea in queste ore in cui ci prepariamo ad assistere con il fiato sospeso alla scomparsa della Palestina.
Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è stato in città proprio mentre si verificava l'incidente all'AFO 1 inaugurato il 15 ottobre 2024 dal ministro Urso.
Tre miliardi di euro del bilancio pubblico destinati all'acquisto di tecnologia militare israeliana. Entro il 26 maggio la Commissione Difesa del Senato deve esprimere il parere sul programma di acquisto. Partecipa anche tu al boicottaggio avviato da Peacelink.
Negli anni, il Kashmir è diventato terreno di scontro non solo per questioni identitarie e religiose, ma anche per interessi strategici: la regione è cruciale per il controllo delle risorse idriche (il fiume Indo nasce qui)
Siamo in tempo per mobilitarci. Infatti la Commissione Difesa del Senato non ha ancora espresso il parere sullo schema di decreto del Ministro della Difesa relativo alla prosecuzione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento SMD 03/2020 e SMD 37/2021, con scadenza fissata al 26 maggio 2025.
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