Ma non una pace qualsiasi.
Non la pace precaria e falsa che si costruisce con l’odio e con la guerra.
Piuttosto la nonviolenza partorita dall’utero di un Dio capace di perdono e di misericordia di cui i suoi fedeli sono testimoni.
Ascoltiamone le voci.
Occorre una insurrezione morale delle intelligenze e delle coscienze in difesa della vite umane, della legalita' e della democrazia, per richiamare l'Unione Europea e i governi degli stati che la compongono al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, al rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea stessa, e per quanto riguarda il nostro paese anche al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.
Chiusa la missione Isaf/Nato in Afghanistan, è tempo di valutazioni: quali risultati sono stati raggiunti? In che stato lasciamo il Paese? Con quali costi?
Si è svolto a Vicenza il convegno di Pax Christi di fine anno.
Dal realismo profetico di papa Francesco alle ragioni e all’impegno di intere comunità contro la militarizzazione e le guerre.
E alla fine la Marcia per la Pace.
Liberare il popolo palestinese dall’oppressione israeliana: ecco una buona sintesi degli interventi emersi dalla Giornata ONU per la solidarietà con il popolo palestinese delle Nazioni Unite, celebratasi a Lucca.
Dobbiamo decelerare il passo perché la nostra terra torni a essere arca di pace piuttosto che arco di guerra, come tanto desiderava don Tonino.
E, invece, l’Italia tuttora torna ad armarsi.
Chi arma chi? Cosa si cela dietro il conflitto sudanese? Relazioni pericolose, rapporti di forza, rigorosamente a suon di armi e accordi con altre numerose potenze internazionali.
E' in atto una corsa tecnologica, presentata come un investimento per la “difesa del futuro”, che rischia di impegnare risorse economiche enormi per i prossimi decenni, sottraendole allo stato sociale e alle urgenze ambientali. Vediamo cosa avranno di fronte i parlamentari italiani.
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
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