Stigmatizzazione, criminalizzazione, persecuzioni giudiziarie ed assassinio di attivisti fanno dell’Honduras uno dei paesi più letali per chi difende terra e beni comuni
Donne, uomini, giovani, lavoratori e lavoratrici, organizzazioni indigene, nere e contadine, sindacati, insegnanti, movimenti sociali e popolari, studenti. Migliaia di persone si sono mobilitate e hanno resistito.
Attualmente l’Honduras si colloca tra i peggiori paesi latinoamericani per disuguaglianza economica, con il 62% della popolazione che vive in condizioni di povertà e quasi il 40% in miseria. L'impatto della pandemia e degli uragani acuirà ulteriormente le disuguaglianze.
“Il femminicidio di Keyla Martínez si aggiunge alla lunga storia di abusi di potere e uso eccessivo della forza che, con o senza coprifuoco, hanno praticato funzionari pubblici, soprattutto poliziotti e militari, contro tutta la popolazione”, segnala il Centro dei diritti delle donne (Cdm).
Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
Ci si pone l'obiettivo di "alfabetizzare" i partecipanti all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale generativa per la creazione di testi e prodotti utili al giornalismo online e al mediattivismo.
Vi è una sorta di reticenza nel raccontare il fenomeno diffuso della renitenza alla leva dei giovani ucraini. E delle donne ucraine che chiedono in piazza il ritorno a casa dei soldati. Si preferisce parlare dei soldati feriti che vogliono ritornare al fronte a combattere per difendere la patria.
L'incapacità dell'Occidente di inviare armi a Kiev sta mettendo Putin sulla buona strada per la vittoria. Nei recenti incontri con POLITICO, i leader politici del paese hanno riconosciuto che gli spiriti pubblici stanno cedendo mentre l'Ucraina sembra scivolare verso il disastro
17 aprile 2024 - Jamie Dettmer (opinion editor di POLITICO Europe)
Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale
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