Il noto giornalista, creatore di alcuni tra i più trafficati siti Web dedicati agli utenti di Windows, si è scagliato contro Internet Explorer e le strategie Microsoft nello sviluppo del browser
Non è certo una novità sapere quanto tempo si impiega, in casa Microsoft, a risolvere un problema di sicurezza in applicativi e in particolare nel browser Internet Explorer. Questa volta anche sul Washington Post se ne sono accorti. Il risultato? Mozilla, è la risposta.
Il browser open source sta per tagliare un traguardo importante, evento che la comunità di Mozilla.org festeggia come un'impresa senza precedenti. E i dati di settore le danno ragione
Il nuovo rapporto mostra il costante declino di Interner Explorer, che sta perdendo mercato dallo scorso giugno, e la crescita costante di Firefox. Firefox ha conquistato un altro 1% del mercato nell'ultimo mese ed ha raggiunto i quasi 20 milioni di download in 10 settimane.
24 gennaio 2005 - Nulix
Il browser Microsoft in calo di utenti per il terzo mese di seguito
Molti scelgono il concorrente Mozilla, che punta sulla sicurezza
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
Domenica prossima, 17 agosto, alle ore 10:00, al campo di arruolamento di Haifa, Yona Roseman, una ragazza di 19 anni di Haifa, rifiuterà di arruolarsi per protestare contro il genocidio a Gaza e probabilmente sarà processata e mandata in prigione.
Quest'articolo nasce da una conversazione con Giovanna Gagliardi, attivista/militante di “Un ponte per… “, Ong nata durante la prima guerra in Iraq per dare solidarietà umana e materiale alla martoriata popolazione civile, vittima dei bombardamenti su Baghdad degli USA e dei suoi Stati vassalli.
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.
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