Interrogatori e perquisizioni. I pm configurano il reato di corruzione internazionale. Al centro dell'inchiesta una compravendita di navi e aerei militari. D'Alema è stato il presidente del consiglio italiano che autorizzò l'intervento italiano in Kosovo nel 1999
Abbandoniamo l’alta filosofia, le raffinate (o interessate?) analisi geopolitiche o sociologiche. Mettiamo in fila, uno dopo l’altro, le banali, lineari verità che questi tempi ci raccontano. Ma che sembra proibito dire, un po’ come il famoso bambino del “vestito nuovo dell’imperatore”.
Il messaggio è arrivato ai suoi indirizzi e-mail, che vengono letti dai suoi assistenti, tra l'altro pagati anche con i nostri soldi. Il risultato è stato il silenzio assoluto. Questa è la coscienza di Massimo D'Alema.
28 maggio 2009 - Alessandro Marescotti
Furono uccise 16 persone e violate le Convenzioni di Ginevra
Oggi chiediamo che l'allora Presidente del Consiglio Massimo D'Alema offra pubblicamente le proprie scuse ad ognuna delle vittime con un atto formale e solenne.
Anche qui a Mitrovica il problema esiste e sebbene dalla fine della guerra in Kosovo del 1999 l’intera frattura tra Albanesi-Rom-Serbi non si sia ricucita, a farne principalmente le spese ancora oggi sono loro, i Rom.
25 giugno 2008 - Raffaele Coniglio* e Federica Riccardi**
Dai tentativi locali di riconciliazione delle etnie all'"indipendenza" pilotata dall'occupazione militare: i passaggi chiave e i retroscena della "guerra umanitaria" che ha creato dal nulla una repubblica amica della Nato.
«Dall'alto lo sapevano, chi dà gli ordini è indubbio che sapeva, un pilota vede gli effetti che dà un'arma all'uranio impoverito rispetto a un'arma classica»
L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
Si ripropone qui un testo che fu scritto dal compianto maestro Francesco Silvagni per ricordare a Voltana, una frazione di Lugo di Romagna, il cinquantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Alcuni link proposti dall'ANPI. Che per gli 80 anni dalla Liberazione ha accentuato la propria visibilità online, con numerosi post sui vari Social, oltre che offrendo molte risorse nel web.
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