Chi studia allo scopo di essere premiato imparerà ben presto ad interessarsi soltanto di conoscenze gradite agli adulti, mortificando la propria creatività, la propria curiosità, il proprio lato “divergente”.
E’ inquietante pensare che dei cittadini, durante le disinfestazioni contro le zanzare, vengano irrorati come si fa in agricoltura, a cadenza periodica, con una miscela di pesticidi mentre stanno dormendo.
Sono storie di vita e di morte legate da un sottile filo rosso alle Feste patronali dei cristiani cattolici che ancora oggi mischiano le loro preghiere, devozioni e superstizioni all'odore di polvere da sparo.
L’uso della balaustra, fatto nella puntata in questione, rappresenta un aspetto simbolico preoccupante, che evoca l’immagine delle liturgie preriforma e materializza nello spazio la divisione tra i sacerdoti della “liturgia” televisiva – le teste pensanti (esperti, politici, giornalisti e tuttologi) con il loro profluvio di chiacchiere – e i laici, il pubblico silente, ricettore passivo del flusso parolaio.
C’è una città che dello “Zero” in politica amministrativa ha fatto una bandiera. In negativo. Ne ha collezionati una serie infinita. Uno zero dopo l’altro, in una sconfortante progressione, ha contabilizzato con tronfio orgoglio la propria aritmetica del nulla.
Dopo 8 anni di insensata chiusura, il 10 agosto 2010 hanno riaperto il Parco comunale “Giuseppe Di Vittorio” di San Ferdinando di Puglia. Il video documenta l’incredibile stato di abbandono in cui versa da quasi un decennio il Parco, lasciato al suo destino dalla nostra classe politica “distratta”.
Finalmente, dopo otto lunghissimi anni di chiusura permanente, incivile ed inspiegabile, dell’unica zona verde della città, i cittadini potranno riappropriarsene e ricominciare a goderne liberamente. Parco open? Vedremo se agli annunci incoraggianti seguiranno i provvedimenti concreti che i cittadini esasperati attendono da tempo.
E’ compito della classe dirigente e dei politici in particolare dare il buon esempio e “pedalare” per aiutare la gente ad uscire dall’ipnosi di massa che sta portando la città e il pianeta al collasso ambientale.
Sarà chiedere troppo, ma io desidero un paese diverso e un futuro migliore. E non sono il solo. Una politica nuova, intelligente, costruttiva e virtuosa è alla base di ogni cambiamento positivo, ma chi ne è all’altezza?
E’ compito della classe dirigente e dei politici in particolare dare il buon esempio e “pedalare” per aiutare la gente ad uscire dall’ipnosi di massa che sta portando la città e il pianeta al collasso ambientale.
Sarà chiedere troppo, ma io desidero un paese diverso e un futuro migliore. E non sono il solo. Una politica nuova, intelligente, costruttiva e virtuosa è alla base di ogni cambiamento positivo, ma chi ne è all’altezza?
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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