Lo scorso 29 marzo la giunta Crocetta che guida la Regione Sicilia aveva revocato l'autorizzazione alla costruzione del Muos (Mobile User Objective System) di Niscemi (Caltanissetta). Ma lo Stato non vuole che gli Usa rinuncino al loro sistema di comunicazioni satellitare e lo scorso 20 aprile, secondo quanto denuncia Legambiente Sicilia, il Ministero della Difesa ha depositato un ricorso davanti al Tar di Palermo.
Accade in Sicilia: programmato a Niscemi il MUOStro.
Un sistema di telecomunicazioni satellitari Usa per trasmettere ordini e informazioni per azioni militari in qualsiasi parte del mondo.
Il presidente della Regione Siciliana si trasforma in ambasciatore delle forze armate USA per convincere i cittadini di Niscemi che il sistema di telecomunicazioni satellitari MUOS è innocuo. Ma scienziati e ricercatori dimostrano il contrario
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
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