Confuso, spaesato, ha camminato nel cuore della notte, per raggiungere la sua casa paterna, per suonare a quella porta, e scoprire che solo lui stava vivendo quel tempo, che il tempo era passato e in quella casa non c’erano più suo padre, sua madre, i suoi fratelli, i suoi nipoti amatissimi.
Assolutamente autodidatta, disegnava e realizzava mobili d’arte bellissimi di cui rimane traccia in molte case leccesi. Era un uomo generoso, leale, capace di scelte difficili. Era stato deportato nel Campo di lavoro di Buchenwald per non aver aderito alla Repubblica di Salò
Si scrive non solo per essere ricordati, ma anche per ricordarsi del proprio io, della propria personalità ed esistenza, per fissare i ricordi affinchè non vengano eliminati dall’inesorabile trascorrere del tempo
L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
Si ripropone qui un testo che fu scritto dal compianto maestro Francesco Silvagni per ricordare a Voltana, una frazione di Lugo di Romagna, il cinquantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Alcuni link proposti dall'ANPI. Che per gli 80 anni dalla Liberazione ha accentuato la propria visibilità online, con numerosi post sui vari Social, oltre che offrendo molte risorse nel web.
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