Una tragedia meridionale. Una tragedia anche pugliese. Una tragedia che rivela l’Italia, nel male dei suoi dissesti e delle sue sciatterie ambientali, ma anche nel bene della straordinaria solidarietà che la attraversa tutta, per una volta saltando anche gli steccati della cosiddetta Padania.
Un'ordinanza di Nichi Vendola fa scattare la rivolta i primi giorni di gennaio. La Regione secondo il piano Fitto, avrebbe dovuto aprire otto nuove discariche. Ma non tutto è andato per il verso giusto.
Il presidente della Regione Vendola accusa il padrone Emilio Riva, ora socio Cai. "Stabiliremo un cronoprogramma: più passa il tempo - dice Vendola - e più dovranno tagliare. Altrimenti saremo costretti a farli chiudere". Il ministero rimuove i tecnici anti-diossina. "Una decapitazione del sapere tecnico-scientifico che dà forte ragione di inquietudine"
Non c'è solo l'esempio negativo del «pizzo» chiesto alla Wertmuller. A Taranto, nel bel mezzo del quartiere Tamburi, il regista Alessandro di Robilant sta girando il suo film «Mare Piccolo». E il presidente della Regione annuncia che la Giunta regionale ha in cantiere due fabbriche del cinema, due cine-porti: uno nella Fiera del Levante a Bari e uno in un bellissimo reperto industriale recuperato a Lecce
Si trasmette in calce la lettera del Presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi sulla
questione delle emissioni di diossina dallo stabilimento ILVA di Taranto.
Come bruciare monnezza a Taranto senza consultare la popolazione interessata. La Regione Puglia sta compiendo l'ennesima azione che mostra tutta l'inconsistenza di una campagna di promesse e abbatte l'ennesimo colpo mortale sulla martoriatissima area tarantina.
2 luglio 2008 - Comitato per Taranto
Il Centro Sinistra dell'Italia centrale e quello pugliese: quali differenze?
Rispetto alle regioni dell’Italia centrale, roccaforti della sinistra italiana dal dopoguerra, caratterizzate da un’economia fondata sulle piccole imprese, nelle regioni del sud il rosso ha delle caratteristiche diverse… E’ un affanno industrializzato a pesare sulle scelte economiche e sociali dei governi regionali.
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
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