Une intervention armée au Niger serait illégale au regard du droit international. En effet, le Niger n'a attaqué aucun Etat (l'article 51 de la Charte des Nations Unies ne peut donc pas être invoqué) et le coup d'Etat est une affaire interne au pays.
An armed intervention in Niger would be illegal under international law. Niger has not attacked any state and the coup d'état is an internal affair within the country. Under the UN Charter, Member States must refrain from the use or threat of force.
7 agosto 2023 - PeaceLink
La minaccia di intervento militare è già di per sè una violazione della Carta dell'ONU
Un intervento armato in Niger sarebbe illegale sulla base del diritto internazionale. Il Niger non ha infatti attaccato alcuno Stato e il colpo di Stato è affare interno del paese. Dietro tutto ciò ci sono in realtà gli interessi verso l'uranio del Niger
6 agosto 2023 - Alessandro Marescotti
Il Niger è fra le nazioni che violano i diritti umani, lo dice Amnesty International
Commercio d'armi. Svelato il trattato Italia-Niger: apre un nuovo mercato bellico. L'Italia inoltre addestrerà le forze armate di un governo accusato di arrestare persone "colpevoli" di aver esercitato la libertà di espressione
Il presidente degli USA Obama ha autorizzato la costruzione di una base per gli aerei senza pilota in Niger. Gli USA aumentano così la loro forza in Africa occidentale.
28 febbraio 2013 - Eric Schmitt, Washington; Scott Sayare, Parigi
A colloquio con don Domenico Arioli, missionario in Niger. Il prezzo dei nostri interessi per l’uranio e il petrolio è la guerra, la povertà e le malattie per la popolazione locale.
Intervista a cura di Giulia Ceccutti
L’Africa sarà la nuova riserva di caccia degli aerei senza pilota delle forze armate Usa.
Il governo del Niger ha autorizzato il dispiegamento dei droni del Dipartimento della difesa e della Cia per le operazioni di sorveglianza ed intelligence contro le diverse milizie filo-al Qaeda attive nella regione nordoccidentale del continente.
Dopo Gibuti, Mali, Kenya e Seichelles sarà il Niger ad ospitare i famigerati aerei senza pilota del Pentagono e della Cia. Continua l'escalation militare statunitense in Africa, continente che si trasforma nella nuova fontiera dello scontro con Cina, Russia e milizie islamico radicali e filo-al Qaeda
"Signor Presidente, tutti noi siamo di fronte alla Storia. Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa poverta' del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente"
Riprende la lotta delle popolazioni locali contro le multinazionali del petrolio del Delta del Niger, come due anni fa occupata la stazione di Escravos. La compagnia accusata di non rispettare gli accordi del 2002, e mentre la popolazione riprende le proteste, purtroppo si registra il solito bollettino di guerra.
Nel Sahel, in Mauritania, Mali, Niger e Ciad, all'invasione francese e' seguita quella americana. In quella che era stata l'Africa Occidentale Francese, oggi gli USA "gestiscono" un progetto: Trans Sahara Counter Terrorism Initiative; progetto che dovrebbe bloccare l'estremismo islamico; sintetizzando: un'altra invasione.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
I PFAS, noti anche come "inquinanti eterni", sono composti chimici ampiamente utilizzati in molteplici applicazioni industriali. Una volta dispersi nell’ambiente, rimangono per decenni senza degradarsi, accumulandosi nei corpi idrici e nella catena alimentare.
Dallo stato di Puebla, il racconto di un'esperienza di resistenza e organizzazione comunitaria nata intorno alla coltivazione di caffé e all'opposizione a un megaprogetto minerario.
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