L'esperienza di scuola pubblica democratica all'aperto non può andare avanti, e il maestro si autosospende. "Quando la legge diventa ingiusta, disobbedire è un dovere". Qui la sua lettera.
Da più di un mese il caro amico Giampiero Monaca è in digiuno, un digiuno di giustizia per affermare prima di tutto il diritto e dovere che ha un maestro di educare i suoi alunni secondo un metodo che pone le basi sull'insegnamento dei grandi maestri della pedagogia nonviolenta
17 luglio 2021 - Laura Tussi
M@GM@ Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali propone
M@GM@ Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali - Osservatorio Processi Comunicativi Associazione Culturale Scientifica propone vari interventi psicopedagogici inerenti le dinamiche relazionali nei gruppi e interventi educativi
11 maggio 2021 - Laura Tussi
Il diritto internazionale è la nonviolenza efficace
La nonviolenza efficace è capace di risolvere in modo determinante i conflitti politici reali secondo una strategia che sa trasformare i gruppi umani “nemici” in gruppi umani “amici”
Maria Montessori continuò, durante l’esilio imposto dal fascismo, nelle sue conferenze a esprimere messaggi di pace e lanciare moniti per la nonviolenza, mentre in tutta Europa e nel mondo divampavano l’odio, la violenza e la seconda guerra mondiale, provocati dai regimi nazifascisti.
"L'educazione liberatrice da sola non produce il cambiamento sociale. Ma non potrà esserci cambiamento sociale senza un'educazione liberatrice" (Paulo Freire)
31 ottobre 2020 - Laura Tussi
Nell’azione educativa si esercitano relazioni di potere
Le relazioni di potere compongono una trama plurale, diffusa, trasversale a tutte le relazioni umane e sono direttamente collegate alle possibilità di costruirci in soggetti sociali e storici in trasformazione
Amore al posto della disciplina, libertà al posto delle maniere forti: in tutto il mondo Maria Montessori lottò per i diritti dei bambini – e affidò ad altri il proprio. Per la tenace pedagogista riformatrice, ogni aiuto era lecito
Con i contributi culturali di: Daniele Biacchessi, Giulio Giorello, Alberto L’Abate, Alessandro Marescotti, Alfonso Navarra, Daniele Novara, Nanni Salio, Brunetto Salvarani, Giovanni Sarubbi, Olivier Turquet
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
Cresce il sostegno della Chiesa all’appello per fermare l'escalation bellica. Oggi i Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese pregano per la pace nella Basilica di San Nicola a Bari.
La conferenza dei servizi del 10 gennaio 2025 ha purtroppo dato parere favorevole al progetto di dissalatore al fiume Tara che rappresenta l’ennesima aggressione alle risorse naturali di Taranto, una città già gravemente segnata da decenni di scelte insostenibili.
13 gennaio 2025 - Comitato per la Difesa del Territorio Jonico
Su di lui pende l'accusa di genocidio contro gli indigeni maya nel periodo 1978-1982, uno dei più sanguinosi nella storia del paese a causa dell’operazione Tierra arrasada (terra bruciata) lanciata da suo fratello Romeo Lucas García per sterminare le comunità indigene.
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