Lo scorso 17 febbraio, a Taranto, si è tenuta la prima udienza sull'incedente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento provocato dai fumi dello stabilimento Ilva Spa
È cruciale aprire la "stagione delle bonifiche" per le nuove generazioni tarantine all'insegna di un ripensamento sostenibile dello sviluppo locale e del territorio
Secondo gli esperti, infatti, dallo dallo stabilimento Ilva si diffondono emissioni contenenti sostanze pericolose per la salute dei lavoratori e per la popolazione di Taranto e dei comuni vicini
Centinaia di persone hanno assistito all'incidente probatorio con al centro la maxi perizia che ha accertato la correlazione tra l'inquinamento record e lo stabilimento e i pericoli per la salute. I legali dell'azienda: "Indagine inattendibile"
Davanti al gip oggi si è discussa la perizia che ha confermato come dallo stabilimento Ilva di Taranto si diffondano gas, vapori, polveri, contenenti sostanze pericolose per la salute dei lavoratori e per la popolazione della provincia ionica
18 febbraio 2012
"I periti confermano quanto sostenuto da Legambiente in tutte le sedi e cioè che sono necessarie misure decisamente più rigorose per contenere il massiccio carico inquinante provocato dall'Ilva"
L'azienda con il ricorso al Tar contro l'AIA vuole "ammorbidire" le già insufficienti prescrizioni. Istituzioni e Ministero non possono far finta di niente e devono pretendere l'adozione di tecnologie e pratiche operative che minimizzino le emissioni"
Dopo la maxi perizia sulla condizione ambientale nel capoluogo ionico rispetto alle emissioni industriali dello stabilimento siderurgico, Franco Sebastio vuole comprendere "quali saranno i provvedimenti da adottare per risolvere la situazione ambientale"
Ci attendiamo da subito una netta presa di posizione da parte delle istituzioni locali, Comune, Provincia e Regione dopo che anche loro avranno avuto il tempo di leggere la perizia per far proprie le verità scientifiche, se non ancora processuali che da tempo, troppo tempo tutto il mondo ambientalista cerca di far comprendere ad una classe politica sin troppo distratta
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
Un approfondimento, alla luce del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT), dopo le recenti operazioni belliche degli Stati Uniti contro i siti nucleari nella Repubblica Islamica dell'Iran.
4 luglio 2025 - Alessandro Pascolini (Università di Padova)
L'appello, promosso da numerose organizzazioni e movimenti siciliani, nasce dall'urgenza di contrastare le politiche attuali che vedono l'Unione Europea e il governo italiano continuare a sostenere Israele. La manifestazione si schiera contro l'aumento delle spese militari
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