Domenica prossima quando si disputerà la semifinale di ritorno dei play off in diretta su RAI SPORT lo slogan non sarà sulla maglia della squadra che rappresenta la città
"La maglia di calcio è uno dei simboli di una città, quale migliore situazione per esprimere il disagio di un territorio ferito che si porta dietro questo grande problema dell’inquinamento"
Ci sembra l'ennesima beffa per una città che lentamente e tra mille problemi e contraddizioni cerca di ritrovare la sua dignità, esprimendo pian piano un'idea alternativa rispetto alla grande industria che determina in tutto e per tutto la sua vita
25 febbraio 2012 - Palestra Popolare Mustakì- Taranto
Questa puntata del diario di bordo è dedicata a conoscere un po’ i capitani della flottiglia che vengono da molto lontano. Karina viene dal Brasile (San Paolo), ha una figlia di 17 anni, fa l’insegnante ed è venuta qui perché sentiva che doveva fare qualcosa di diretto, di significativo.
“E’ vergognosa l’assenza di iniziative da parte dei governi per fermare il genocidio in Palestina. Non dovrebbe essere la Flotilla a rompere l’illegale assedio israeliano di Gaza, bensì la Marina militare italiana.”
È arrivata, tramite la portavoce italiana Maria Elena Delia, la risposta alle minacce del governo israeliano, che ha definito terroristi i partecipanti alla Global Sumud Flotilla e promesso arresti e carcere duro per gli attivisti e la confisca delle navi umanitarie.
Care compagne e cari compagni della Global Sumud Flotilla, dalla Colombia, terra segnata dalla resistenza e dalla speranza, invio un abbraccio solidale a voi che, da diversi angoli del mondo, vi preparate a salpare verso Gaza nei prossimi giorni.
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