La rassegna stampa sul decreto permette di cogliere le critiche allo stesso di matrice ambientalista, ma spesso anche di tipo prettamente costituzionale
20 ottobre 2014 - Fulvia Gravame
Segui i lavori parlamentari del decreto legge n. 133/2014
Il “sistema MOSE” diviene la regole per le aree urbane.
Ancora cemento sul suolo: incentivi e commissari per nuove attività edificatorie.
Il comparto idrocarburi diviene strategico, non quello turistico ed eno-gastronomico.
Inceneritori per i rifiuti invece del riutilizzo e riciclaggio.
Privatizzazione dell'acqua contro il voto di 26 milioni di italiani.
Una sintesi delle risposte su temi e difetti del DL 133 (cementificazione, petrolio, geotermia, inceneritori, commissariamenti) arrivate da esponenti autorevoli della Commissione Ambiente
15 ottobre 2014 - Lidia Giannotti
140 associazioni invitano i cittadini a partecipare
Pezzi d'Italia e del suo mare già malati con il decreto 133 rischiano il disastro. Aumenta il caos, si ignora l'eccellenza italiana e si soffoca l'economia diffusa. 140 realtà impegnate sul territorio chiedono di fermarlo
12 ottobre 2014 - Associazione PeaceLink
Peacelink ha aderito a questa importante iniziativa e invita gli altri comitati a partecipare, inviando una mail a nosbloccaitalia@gmail.com
Mercoledì 15 ottobre e giovedì 16 ci sarà un presidio davanti a Montecitorio di comitati e cittadini contro il decreto legge n. 133/2014, chiamato anche #Sbloccaitalia
Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
Ci si pone l'obiettivo di "alfabetizzare" i partecipanti all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale generativa per la creazione di testi e prodotti utili al giornalismo online e al mediattivismo.
Vi è una sorta di reticenza nel raccontare il fenomeno diffuso della renitenza alla leva dei giovani ucraini. E delle donne ucraine che chiedono in piazza il ritorno a casa dei soldati. Si preferisce parlare dei soldati feriti che vogliono ritornare al fronte a combattere per difendere la patria.
L'incapacità dell'Occidente di inviare armi a Kiev sta mettendo Putin sulla buona strada per la vittoria. Nei recenti incontri con POLITICO, i leader politici del paese hanno riconosciuto che gli spiriti pubblici stanno cedendo mentre l'Ucraina sembra scivolare verso il disastro
17 aprile 2024 - Jamie Dettmer (opinion editor di POLITICO Europe)
Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale
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