E’ giallo sulla nube di gas che ieri ha avvolto il quartiere Tamburi. Numerosi cittadini hanno avvertito malori. Agip ed Ilva asseriscono la loro estraneità all’accaduto. I residenti del quartiere si sono riparati dalle esalazioni chiudendosi in casa. L’Agip rende disponibili i dati delle sue centraline all’Arpa e al Comune
Il Comitato «Taranto Futura» alla Regione: i 78 milioni di euro del Cipe non vanno destinati al risanamento ambientale. Non è una minaccia ma un invito rivolto alla Regione «ad attenersi all’elementare principio del buon andamento dell’amministrazione».
4 aprile 2008 - Sabrina Esposito
Una lettera di un alunno della scuola "De Carolis" - Taranto
Mi piace la mia piccola piazzetta sporca dove vado a giocare perché è lì che imparo a sognare. Mi piace il mio quartiere e la mia via perché da casa mia posso vedere il mare
15 dicembre 2007
Un incontro del Sindacato SPI sul Piano di Risanamento
L’assessore all’Urbanistica: stiamo rivedendo la delibera per impiegare i
ribassi d’asta in interventi migliorativi del progetto. «Ma la priorità è l’alt alle polveri, sembra quasi che l’inquinamento non venga preso troppo seriamente» dice la Cgil.
19 ottobre 2007 - Pamela Giuffré
E’ ormai insostenibile l’inquinamento prodotto dall’ILVA di Taranto
"Il cielo è limpido ma il fiato velenoso del grande colosso si staglia netto sull’orizzonte. Diossina, arsenico, mercurio e altri veleni di ogni tipo vengono eruttati dalle lunghe narici del pachiderma addormentato"
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
Un approfondimento, alla luce del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT), dopo le recenti operazioni belliche degli Stati Uniti contro i siti nucleari nella Repubblica Islamica dell'Iran.
4 luglio 2025 - Alessandro Pascolini (Università di Padova)
L'appello, promosso da numerose organizzazioni e movimenti siciliani, nasce dall'urgenza di contrastare le politiche attuali che vedono l'Unione Europea e il governo italiano continuare a sostenere Israele. La manifestazione si schiera contro l'aumento delle spese militari
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