Fuga di Gas spaventa i Tamburi
TARANTO - Un vero e proprio pomeriggio di panico per i cittadini che abitano la zona a causa delle forti esalazioni che hanno causato anche qualche malore tra i residenti. Una cappa maleodorante accentuata anche dalle condizioni atmosferiche di bassa pressione e che ha messo in allarme la cittadinanza.
Sono stati immediatamente allertati Carabinieri e Vigili del Fuoco perché si
individuasse l’origine del cattivo odore. Si è posta subito l’attenzione sulla zona industriale, da cui già in passato sono arrivate esalazioni di gas che, a
seconda delle correnti d’aria, hanno raggiunto i vari quartieri del capoluogo jonico, in particolare il Borgo. L’attenzione dei Vigili del Fuoco si è concentrata in particolare sulla raffineria Agip e sull’Ilva, ma entrambi gli stabilimenti hanno escluso che potessero essere la causa del cattivo odore, perché all’interno delle loro strutture non si era registrato alcun guasto.
«Non solo all’interno della raffineria non si è verificata alcuna fuga di gas - dichiara questa mattina il dottor De Santis, responsabile dello stabilimento tarantino dell’Agip petroli - ma proprio nella giornata di ieri era in corso il sopralluogo dei tecnici della società DNV, per la certificazione Emas, che attesta l’ecogestione di un impianto. A questo si aggiunge il fatto che abbiamo dato all’Arpa ed al Comune di Taranto la disponibilità dei dati sulla qualità dell’aria raccolti dalle nostre tre centraline, perché vengano resi noti in tempo reale on line».
Ma ieri ai Tamburi l’aria era talmente pregna di gas che i cittadini sono caduti nel panico. Hanno tempestato di telefonate anche la sede della circoscrizione perché si attivasse a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. «Abbiamo vissuto veri attimi di paura - dichiara il presidente Egidio Di Todaro - Io stesso mi sono sentito male nel respirare il gas. La verità è che era impossibile circolare per strada senza avvertire senso di nausea e mal di testa. I cittadini sono stati costretti a rifugiarsi nelle proprie abitazioni, dove, con le finestre chiuse, era possibile respirare senza timore di inalare le esalazioni.
Questo episodio però non può finire qui, abbiamo bisogno di certezza dei controlli, di una vigilanza continua sulla zona industriale, a due passi dalle nostre case, perché si tuteli la salute dei cittadini. Convocherò un consiglio circoscrizionale mirato, al quale chiamerò a partecipare i dirigenti delle industrie presenti sul nostro territorio».
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