Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Fuga di Gas spaventa i Tamburi

E’ giallo sulla nube di gas che ieri ha avvolto il quartiere Tamburi. Numerosi cittadini hanno avvertito malori. Agip ed Ilva asseriscono la loro estraneità all’accaduto. I residenti del quartiere si sono riparati dalle esalazioni chiudendosi in casa. L’Agip rende disponibili i dati delle sue centraline all’Arpa e al Comune
20 aprile 2008
Angela Todaro
Fonte: TarantoSera - 19 aprile 2008

- TARANTO - Un vero e proprio pomeriggio di panico per i cittadini che abitano la zona a causa delle forti esalazioni che hanno causato anche qualche malore tra i residenti. Una cappa maleodorante accentuata anche dalle condizioni atmosferiche di bassa pressione e che ha messo in allarme la cittadinanza.

Sono stati immediatamente allertati Carabinieri e Vigili del Fuoco perché si
individuasse l’origine del cattivo odore. Si è posta subito l’attenzione sulla zona industriale, da cui già in passato sono arrivate esalazioni di gas che, a
seconda delle correnti d’aria, hanno raggiunto i vari quartieri del capoluogo jonico, in particolare il Borgo. L’attenzione dei Vigili del Fuoco si è concentrata in particolare sulla raffineria Agip e sull’Ilva, ma entrambi gli stabilimenti hanno escluso che potessero essere la causa del cattivo odore, perché all’interno delle loro strutture non si era registrato alcun guasto.

«Non solo all’interno della raffineria non si è verificata alcuna fuga di gas - dichiara questa mattina il dottor De Santis, responsabile dello stabilimento tarantino dell’Agip petroli - ma proprio nella giornata di ieri era in corso il sopralluogo dei tecnici della società DNV, per la certificazione Emas, che attesta l’ecogestione di un impianto. A questo si aggiunge il fatto che abbiamo dato all’Arpa ed al Comune di Taranto la disponibilità dei dati sulla qualità dell’aria raccolti dalle nostre tre centraline, perché vengano resi noti in tempo reale on line».

Ma ieri ai Tamburi l’aria era talmente pregna di gas che i cittadini sono caduti nel panico. Hanno tempestato di telefonate anche la sede della circoscrizione perché si attivasse a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. «Abbiamo vissuto veri attimi di paura - dichiara il presidente Egidio Di Todaro - Io stesso mi sono sentito male nel respirare il gas. La verità è che era impossibile circolare per strada senza avvertire senso di nausea e mal di testa. I cittadini sono stati costretti a rifugiarsi nelle proprie abitazioni, dove, con le finestre chiuse, era possibile respirare senza timore di inalare le esalazioni.

Questo episodio però non può finire qui, abbiamo bisogno di certezza dei controlli, di una vigilanza continua sulla zona industriale, a due passi dalle nostre case, perché si tuteli la salute dei cittadini. Convocherò un consiglio circoscrizionale mirato, al quale chiamerò a partecipare i dirigenti delle industrie presenti sul nostro territorio».

Articoli correlati

  • Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo
    Processo Ilva
    ILVA di Taranto

    Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo

    PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
    19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?
    Ecologia
    PeaceLink sollecita il presidente della Regione Michele Emiliano

    Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?

    Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
    18 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)