assemblea

Assemblea nazionale verso il corteo del 23 Marzo a Roma

3 marzo 2019
ore 10:00 (Durata: 10 ore)

La lotta per la giustizia ambientale e climatica sta diventando uno strumento di ricomposizione per molte delle vertenze che caratterizzano il nostro paese: dalle grandi opere alla devastazione dei territori; dai presidi in difesa della sanità pubblica alle lotte per un welfare universale che non crei più la falsa dicotomia tra diritto alla salute e diritto al lavoro; fino ai movimenti contro la guerra, intesa come regolamento di conti all’interno delle élites dominanti e strumento di predazione di risorse. A ben vedere, tra l’altro, la questione climatica inserisce le mille resistenze quotidiane dei nostri territori in un piano di attivazione globale, che vede movimenti grandi e piccoli nascere spontaneamente e poi diffondersi in tutto il pianeta.

Se questo è vero, allora, perché abbiamo deciso di scrivere un appello con una prospettiva meridionale in vista della grande manifestazione convocata per il 23 marzo? Prima di tutto, perché crediamo che questa prospettiva arricchisca quel grande percorso di attivazione e ricomposizione che sta attraversando il paese con una forza inedita e che ci ha portato a confrontarci, negli ultimi mesi, prima a Venezia, poi a Venaus e infine a Roma: l’assemblea di Napoli sarà infatti solo una delle tappe di un confronto trasversale al paese, in cui stanno trovando valorizzazione e comune politico centinaia di battaglie storiche e di nuove istanze sociali e politiche che oggi chiedono a gran voce un cambio di passo.

Perché parlare da Sud e di Sud?

Non lo facciamo, certo, perché siamo affascinati da false polarizzazioni meramente geografiche, simili a quelle costruite dal leghismo prima che i migranti sostituissero i terroni nella costruzione di un nemico pubblico su cui scaricare le responsabilità politiche della crisi economica. Lo facciamo, però, perché siamo convinti che il potere abbia sempre un’articolazione territoriale. La storia del mezzogiorno italiano è la storia di un territorio sottoposto ad una secolare predazione di risorse e manodopera a vantaggio di grandi imprese settentrionali che – come non bastasse - hanno negli anni appaltato alla criminalità organizzata meridionale lo smaltimento dei rifiuti. Al nord fabbriche e sfruttamento del lavoro degli operai meridionali, a sud discariche e roghi tossici. In questo senso il punto non è contrapporre un ipotetico Sud sottosviluppato ad un generico Nord a capitalismo avanzato: si tratta, invece, di leggere i dispositivi di potere tramite i quali il connubio di grandi imprenditori, ecomafie e politica ha prodotto – contemporaneamente – subordinazione del lavoro e sottrazione selvaggia di risorse.
La categoria di biocidio – presa in prestito dai medici che si sono occupati di alterazioni del DNA umano sottoposto a sostanze tossiche - ci aiuta a nominare esattamente questo problema: al controllo sulla vita imposto ai lavoratori e alle lavoratrici schiacciati dal nostro sistema produttivo, si affianca la messa a morte delle comunità confinate ai margini della produzione. L’altra faccia del controllo biopolitico sul lavoro è la necropolitica del capitalismo armato a Sud.
Diciamolo meglio: il capitalismo è il virus che oggi infetta le nostre comunità; il biocidio è la malattia che si contrae a contatto con quel virus; è lo sviluppo patologico del capitalismo laddove esso sia in diretta contraddizione con la vita; il cambiamento climatico è il più trasversale dei sintomi di questa malattia. E cioè: di fronte al cambiamento climatico non siamo, allo stesso modo, tutti vittime o tutti colpevoli, come se le responsabilità del disastro imminente dipendessero dalla specie umana in generale. Esistono invece pochi che si sono arricchiti e si arricchiscono tramite politiche scellerate di gestione delle risorse del pianeta e tanti che pagano il prezzo di queste politiche.

Ciò non vuol dire, ovviamente, trasferire ogni responsabilità su un piano così elevato da sembrare ultraterreno, come se gli Stati fossero semplici esecutori di un complotto mondiale per l’annientamento della vita sulla terra. Anzi. I primi responsabili cui andare a chiedere conto sono, in questo senso, gli uomini al governo del nostro Paese: è tutta politica la decisione di non disincentivare politiche inquinanti e pericolose perché troppi interessi economici sono in gioco. Sono i governi, infatti, a decidere le priorità d’investimento nel paese, ma possiamo essere noi a cambiare la scala gerarchica dettata dalle grandi lobby, facendo rete, lottando e resistendo dal basso.
Ogni giorno chi siede in parlamento porta avanti compromessi al ribasso tra la tutela del diritto alla salute e la salvaguardia dell’ecosistema e il mercato, a tutto vantaggio dei gruppi d’interesse locale o delle grandi multinazionali. Specificamente su questo è oggi possibile far ripartire l’opposizione al governo gialloverde, lasciando al palo gli imbarazzanti tentativi del PD che – invece – attacca l’esecutivo perché non fa abbastanza per garantire le lobby ecocide del paese (Tav, Tap, Ilva Muos, trivelle, multinazionali dell’acqua, solo per citarne alcune). Nonostante la persistenza di tecnocrazia prezzolate e presunti studi neutrali sui ‘costi e benefici’ delle politiche ambientali, le scelte relative all’energia e al clima sono tutte politiche. La direzione intrapresa dal governo in questo senso è molto chiara: stiamo assistendo, da mesi, al sistematico tradimento di tutte le promesse d’ispirazione ecologista dei 5 stelle, che hanno deciso di sacrificare le rivendicazioni storiche dei comitati sul tavolo di compatibilità con la Lega Nord.

La mobilitazione simultanea di tutti i percorsi territoriali a tutela dell’ambiente e della salute è oggi una necessità per chiunque ambisca a ricostruire l’orizzonte di un altro mondo possibile. C’è ancora tempo, ma è questo il tempo: le false promesse, l’appello a vincoli inderogabili o le presunte emergenze non possono più avere cittadinanza nel dibattito pubblico relativo al clima e all’ambiente.

In questo senso, come comitati meridionali, estendiamo questo appello a tutte le realtà che hanno aderito o stanno aderendo al percorso che porterà al 23 marzo. Comitati, movimenti, associazioni, medici di base, ricercatori, studiosi: ognuno deve poter dare il suo prezioso contributo alla ricomposizione di una nuova soggettività capace di ribaltare i rapporti di forza e sfidare la controparte attraverso le mobilitazioni territoriali e nazionali e definendo e praticando alternative credibili e sostenibili, L’orizzonte a cui guardare è l’autogoverno dei territorio e la capacità di interrogarsi costantemente su cosa, come, dove e per chi produrre.

Ci vediamo il 3 Marzo a Napoli per l’assemblea nazionale verso la marcia per il clima e la giustizia ambientale del 23 a Roma.

Per maggiori informazioni: evento su Facebook
Aggiungi a calendario: Google - Outlook - Apple - Altri

Prossimi appuntamenti

  • nov
    16
    dom
    rassegna cinematografica

    XXXI MED FILM FESTIVAL Mediterraneo ed Europeo (6 - 16 novembre)

    The Space Cinema Moderno, Teatro Palladium, Casa del Cinema, Archivio Flamigni - ROMA (RM)
    XXXI MED FILM FESTIVAL Mediterraneo ed Europeo (6 - 16 novembre)
    Con 83 proiezioni e altri eventi, si svolge a Roma la XXXI edizione del MED FILM FESTIVAL, nato nel 1995 in occasione del Centenario del Cinema e ...
  • nov
    16
    dom
    rappresentazione teatrale

    Alla Distilleria il teatro-danza della “Deviazione della Rondine. Monologo Danzato”

    Via Vittorio Emanuele III, 86 - San Cesario di Lecce (LE)
    Alla Distilleria il teatro-danza della “Deviazione della Rondine. Monologo Danzato”
    Domenica 16 novembre, alle ore 20, presso la Distilleria di San Cesario di Lecce, la rassegna Teatri a Sud di Astràgali Teatro, ospita ...
  • nov
    17
    lun
    corso

    Parole Disarmate - Scuola pubblica di teatro e pace - Avviso scadenza iscrizioni il 17 novembre

    Teatro Domenico Modugno Via S.Benedetto - Aradeo (LE)
    Parole Disarmate  - Scuola pubblica di teatro e pace - Avviso  scadenza iscrizioni il 17 novembre
    PAROLE DISARMATE Scuola pubblica di teatro e pace Parole disarmate è un laboratorio teatrale ed espressivo per coltivare la nonviolenza, ...
  • nov
    19
    mer
    evento

    Per Grazia Ricevuta

    via Maiocchi 15 - Milano (MI)
    Per Grazia Ricevuta
    Dal 19 novembre al 31 dicembre 2025, la Galleria Maiocchi 15, in collaborazione con Vicente Perlasca (vicperlasca UNIQUE EXPERIENCES) e con il ...
  • nov
    20
    gio
    incontro

    PREMIO LETTERARIO “BIANCA MESSINA” 3^ edizione

    Via Salvador Allende, 4 - Casaluce (CE)
    PREMIO LETTERARIO “BIANCA MESSINA” 3^ edizione
    La Pro Loco di Casaluce "Casaluci" APS con il patrocinio del Comune di Casaluce e in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale "L. van ...
  • nov
    29
    sab
    concerto

    Due e Due

    Piazza Campitelli, 9 - Roma (RM)
    Due e Due
    Nel concerto "Due e Due", la soprano tedesca Franziska Niewind, accompagnata al pianoforte da Panos Galanopulos, aprirà la serata con un raffinato ...
  • dic
    5
    ven
    conferenza

    A difesa della Rivoluzione bolivariana del Venezuela!

    "L'Isola che non c'è", Piazza Albertelli 10, Castelferretti - Falconara Marittima (AN)
    A difesa della Rivoluzione bolivariana del Venezuela!
    Il Nobel per la pace alla "golpista" Machado, la flotta militare Usa di fronte alle coste venezuelane, gli interventi della Cia, perfino la "taglia" ...
  • dic
    6
    sab
    esposizione

    Mostra AFRICA – Uomini Spirito Materia

    Palazzo Todesco, Piazza Flaminio 1 - vittorio veneto (TV)
    Mostra AFRICA – Uomini Spirito Materia
    AFRICA - UOMINI SPIRITO MATERIA apre al pubblico dal 6 dicembre 2025 al 1 febbraio 2026 a Palazzo Todesco, Vittorio Veneto, con ingresso libero. ...

Mappa

Eventi dei prossimi giorni

Ricerca eventi

Dal sito

  • Palestina
    Appello

    La stampa internazionale entri a Gaza!

    Promosso dal Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente, Federazione Nazionale Stampa Italiana e Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti Italiani
    14 novembre 2025
  • Latina
    Nelle si è compiuta una carneficina allo scopo di preparare il terreno al ritorno del bolsonarismo

    Río de Janeiro: la criminalizzazione delle periferie

    La violentissima operazione scatenata dal governatore bolsonarista dello stato, Cláudio Castro, del 28 ottobre scorso, aveva solo fini propagandistici ed elettorali
    13 novembre 2025 - David Lifodi
  • Latina

    Elezioni in Honduras: cosa c'è in gioco

    Attivista sociale analizza la situazione pre-elettorale nel paese centroamericano
    12 novembre 2025 - Giorgio Trucchi
  • Disarmo
    Una sfida legale e politica senza precedenti

    Armi a Israele: la società civile porta Leonardo e lo Stato italiano in tribunale

    AssoPacePalestina, A Buon Diritto, ATTAC, ARCI, ACLI, Pax Christi, Un Ponte Per - insieme alla cittadina palestinese Hala Abulebdeh - hanno depositato un ricorso al Tribunale civile di Roma contro Leonardo Spa e lo Stato italiano, chiedendo di annullare i contratti di fornitura di armi a Israele
    12 novembre 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    E' capace di distruggere obiettivi bunkerati e sotterranei

    Il missile ipersonico americano Dark Eagle

    E' prevista l’entrata in servizio entro il 2026 in Germania sulla base di un accordo bilaterale fra USA e Germania. La sua mobilità e facilità di rilocazione ne complicano la neutralizzazione.
    11 novembre 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.25 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)