Cina: per battere la pirateria bisogna creare nuovi posti di lavoro
28 ottobre 2003
Raimondo Bellantoni
Ingo Kober, presidente dello European Patent Office, ha affermato che l’industria legata alla pirateria occupa in Cina un numero notevolissimo di individui e che l’unico modo per porre un freno al proliferare del fenomeno è assicurare a tutti i suddetti individui la possibilità di accedere a un lavoro "legale".
Le affermazioni sono state rese nel corso del Simposio Sino-Europeo in materia di protezione dei diritti relativi alla proprietà intellettuale.
Una possibile soluzione prospettata è quella di "convertire" la produzione di materiale piratato in produzione legale. La "conditio sine qua non" è che le aziende europee estendano le licenze ai produttori cinesi a fronte del percepimento di royalty.
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