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Il territorio lucano svenduto alle compagnie petrolifere

Non è più tollerabile che gli Amministratori locali trattino con i "neocolonizzatori" del petrolio lasciando nella emarginazione e nella disinformazione l’intera popolazione lucana.
29 marzo 2008
Il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto

Petrolio, pozzo di estrazione Il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto si unisce con forza vibrante alle denunce pubbliche fatte dalla OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista), dall’Associazione “No Scorie Trisaia”, dal Comitato “NO OIL” Potenza, dallo CSAIL Val D’agri, dal Comitato SatriaNO! ALLE PERFORAZIONI”, dal WWF e da altri Movimenti e Comitati cittadini lucani sulla strategia di svendita del territorio lucano alle Compagnie petrolifere, alla ricerca e allo sfruttamento del gas e del petrolio.

Il Comitato invita tutti i Movimenti e le Associazioni libere e civiche della Lucania a coordinarsi per una lotta comune in difesa dei propri diritti sulle risorse del proprio territorio.

Non è più tollerabile che gli Amministratori locali trattino con i "neocolonizzatori" del petrolio lasciando nella emarginazione e nella disinformazione l’intera popolazione lucana.

Nel rispetto del diritto internazionale di un popolo alla "PROPRIETA’ COLLETTIVA DEL TERRITORIO" i cittadini della Lucania devono sedere al tavolo delle trattative ufficiali per la spartizione di una risorsa che è del territorio, non dei politici, né degli amministratori, e ancor meno delle Compagnie petrolifere.

In Alaska, con la mediazione del Governo statunitense, le Compagnie petrolifere distribuiscono 12.000 dollari l’anno a persona, come giusto compenso all’utilizzo di una ricchezza che è del popolo abitante quella regione. In Basilicata gli Amnministratori regionali e comunali si contentano di royalties che fanno ridere gli apparati burocratici e fanno piangere i nostri giovani.

Ma dietro questa follia c’è un altro misfatto. Gli Amministratori regionali e comunali stanno lasciando nelle mani di lobbies petrolifere, dell’energia e dei rifiuti i 2/3 dell’intero patrimonio territoriale lucano.

Dopo le perforazioni petrolifere della Val basento, della Val d’Agri, della val Melandro, e delle Valli Camastro-Alto Sauro, il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha autorizzato, compiacenti le Amministrazioni delle aree, perforazioni nella Piana Jonica-Metapontina, comprendente i fertilissimi territori che si estendono da Policoro-Nova Siri- Scanzano a Pisticci-Bernalda. Le sole risorse certe provenienti dall’agricoltura d’avanguardia e dal crescente turismo sono a rischio di estinzione.

La città di Ferrandina si è opposta con fierezza all’insediamento di una discarica “speciale” nel proprio territorio. Cittadini e Sindaco stanno opponendosi insieme.

E’ un esempio reale per spingere tutti i Movimenti e le Associazioni libere della Lucania a organizzarsi, in modo compatto e costante, come “COMITATO DI RESISTENZA” contro i furti e gli scempi alla terra lucana.

E sia motto di questa "RESISTENZA" lo slogan già lanciato “TERRA MIA, PETROLIO MIO”. E’ in gioco, amici lucani, l’avvenire dei vostri figli e dei vostri nipoti. Di questo si ha grande responsabilità, collettiva e individuale.

Note: www.valdagri.org

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