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10 Articoli
  • Il nuovo anno petrolifero lucano

    Il nuovo anno petrolifero lucano

    La maledizione del petrolio si abbatte sulla Basilicata. Dopo la bufera sulle tangenti lucane ciò che resta è il danno ambientale. Chi paga le conseguenze?
    26 febbraio 2009 - Stefano De Pace
  • Impianto Eni di Viggiano: «Un boato poi le fiamme»

    Impianto Eni di Viggiano: «Un boato poi le fiamme»

    Una grossa fiamma sul centro oli di Viggiano. È accaduto giovedì quando, intorno alle 20.30, la fiammella che brucia costantemente sulla torcia dell’impianto dell’Eni in Val d’Agri si è improvvisamente levata in cielo.
    22 novembre 2008 - Luigia Ierace
  • Petrolio nello Jonio, La Basilicata dice «no» a trivelle

    Petrolio nello Jonio, La Basilicata dice «no» a trivelle

    «Il progetto relativo al programma di ricerca di idrocarburi nel golfo di Taranto, che interessa anche il litorale jonico della Basilicata, non è stato ammesso alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via)»
    22 ottobre 2008
  • Ma il petrolio, per i lucani, è ricchezza o una beffa?

    Ma il petrolio, per i lucani, è ricchezza o una beffa?

    Lo scempio del territorio lucano posto in essere dalla massima istituzione regionale e dalle Compagnie Petrolifere. Intorno alla disgrazia petrolio ci ricamano anche i politici per estorcere consensi
    14 ottobre 2008 - Antonio Montano
  • Stop alle trivelle sullo Jonio, Defilippo si opponga alla Via

    Stop alle trivelle sullo Jonio, Defilippo si opponga alla Via

    Gli ecosistemi del golfo sono già a rischio a causa dell'inquinamento dell'Ilva di Taranto, cui si somma la raffineria, la marina militare, gli scarichi agricoli e industriali dei fiumi come il Basento eppure dopo la terra si vuole estrarre Gas e Greggio nel mare.
    16 settembre 2008 - Movimento NoScorie Trisaia
  • L'Ente Irrigazione chiude, al suo posto Acqua spa

    L'Ente Irrigazione chiude, al suo posto Acqua spa

    Acqua spa gestirà le dighe e le reti idriche delle due regioni. Sia De Filippo sia Vendola non hanno escluso di coinvolgere nella società la Regione Campania e lo Stato. Eppure su enti come questi si era abbattuta la scure della Finanziaria
    29 aprile 2008 - Michelangelo Borrillo
  • Il territorio lucano svenduto alle compagnie petrolifere

    Il territorio lucano svenduto alle compagnie petrolifere

    Non è più tollerabile che gli Amministratori locali trattino con i "neocolonizzatori" del petrolio lasciando nella emarginazione e nella disinformazione l’intera popolazione lucana.
    29 marzo 2008 - Il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto
  • Ad Annozero si parla di Viggiano e Ortona s'infiamma

    Ad Annozero si parla di Viggiano e Ortona s'infiamma

    «Ci avevano detto che l'Eni avrebbe portato sviluppo», raccontano i residenti, «e noi ci avevamo creduto». Ma adesso, invece, il paese si sta spopolando: «vanno via i giovani e non solo…si portano via tutta la famiglia». In 15 anni si calcola una perdita di un quarto della popolazione e si racconta di «aziende smembrate per far passare l'oleodotto», «aria irrespirabile», «paura per la salute».
    9 marzo 2008
  • Petrolio, ecco i dati che interessano la Basilicata

    Petrolio, ecco i dati che interessano la Basilicata

    Sulla questione petrolio è in corso, da tempo, un dibattito a più voci, che fa registrare prese di posizione, considerazioni e valutazioni differenti che rientrano nel legittimo e fisiologico dibattito pubblico.
    16 febbraio 2008
  • La grande Lucania si costruisce sui rifiuti
    Lo scandalo dei rifiuti porterà il Cilento ad "entrare" in Basilicata?

    La grande Lucania si costruisce sui rifiuti

    Il Cilento si dissocia dall'attuale politica campana, che tende sempre più ad emarginare questa zona bella ed affascinante. Sarà meglio probabilmente essere primi attori in Lucania che delle semplici comparse in Campania?
    25 gennaio 2008 - Giuseppe Colopi

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Dal sito

  • Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Conflitti
    Sulla stampa ucraina si parla già di "tradimento"

    La NATO sull'orlo di una crisi di nervi

    Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Editoriale
    Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA

    Grazie Meloni!

    Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
    12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Ecologia
    Comunicato stampa di PeaceLink sulla sottrazione di 400 milioni di euro alle bonifiche

    "Includere i lavoratori ILVA nella valutazione del danno sanitario"

    Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
    11 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Conflitti
    Si è svolta il 9 febbraio a Milano

    Denunce e proposte dalla manifestazione per la pace in Congo

    La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
    11 febbraio 2025 - Marinella Correggia
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