Pericolo diossina: le campagne di Taranto si stanno ricontaminando
Nuovi picchi di diossina a Taranto nella masseria Fornaro
Vincenzo Fornaro, l'allevatore a cui furono abbattute le pecore contaminate da diossina, è stato colto di sorpresa dalla notizia e dice: "Voglio sapere la verità. Farò accesso agli atti per conoscere quanta diossina sta cadendo sulla mia masseria".
Il nuovo allarme diossina a Taranto era inaspettato. Infatti nella masseria Fornaro le deposizioni di diossina da tempo si erano ridotte e il fatto che siano tornate a salire getta una luce oscura sul futuro di questa masseria che dista meno di tre chilometri dall'ILVA.
Ma se la masseria Fornaro ripiomba nel fosco passato, non gioisce neppure il resto della città di Taranto, alle prese con un inquinamento che ritorna a riprendere vigore in concomitanza con la ripresa della produzione siderurgica.
Nel mese di gennaio la centralina Arpa di via Machiavelli del quartiere Tamburi ha registrato un incremento degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) del 30%. Nel mese di febbraio degli IPA nella stessa centralina l'incremento è stato del 49%.
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