Lo sviluppo della grande industria di Taranto. Quale futuro?
Università degli studi della Tuscia
Tesi di laurea di Christian Nacci in Geografia politica ed economica dal titolo: "Lo sviluppo della grande industria di Taranto. Quale futuro?"
Relatore prof. Rosario De Iulio
Anno accademico 2018-2019
INTRODUZIONE
La città di Taranto, spesso per non dire sempre, è associata esclusivamente al più grande polo siderurgico che ci sia in Europa, l'Ilva.
Questo perché, chi non è mai stato fisicamente nella cittadina meridionale, fino ad oggi, ha sentito parlare in tv o ha letto sui giornali solo notizie negative che coinvolgono la Provincia di Taranto e che riguardano esclusivamente l‟Ilva, attualmente sotto la gestione di Arcelor Mittal Italia.
Una cosa importantissima, potrei azzardare dicendo fondamentale, per città come Taranto, è quella di programmare uno sviluppo economico che consenta una vita dignitosa ai propri cittadini. Per fare questo perciò bisogna programmare le
politiche pubbliche in modo tale da risolvere i problemi sociali che colpiscono queste realtà.
Governare queste situazioni non è così semplice come sembra, perché, per risolvere le varie problematiche messe in essere dai vari anni in cui non si è tenuto conto dell'aspetto ecologico e del rispetto ambientale, bisogna prevedere
una programmazione a lungo termine.
I diretti responsabili che si occupano della programmazione devono essere bravi a percepire quali sono i reali bisogni trovando delle soluzioni.
Lo stabilimento Siderurgico Ilva di Taranto può essere preso ad esempio perché rappresenta un simbolo emblematico delle scarse programmazioni a lungo termine che consentano il rispetto ambientale e la sana convivenza tra industria
ed uomo.
Allegati
Tesi di laurea
Christian Nacci2968 Kb - Formato pdf
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network