Lo sviluppo della grande industria di Taranto. Quale futuro?
Università degli studi della Tuscia
Tesi di laurea di Christian Nacci in Geografia politica ed economica dal titolo: "Lo sviluppo della grande industria di Taranto. Quale futuro?"
Relatore prof. Rosario De Iulio
Anno accademico 2018-2019
INTRODUZIONE
La città di Taranto, spesso per non dire sempre, è associata esclusivamente al più grande polo siderurgico che ci sia in Europa, l'Ilva.
Questo perché, chi non è mai stato fisicamente nella cittadina meridionale, fino ad oggi, ha sentito parlare in tv o ha letto sui giornali solo notizie negative che coinvolgono la Provincia di Taranto e che riguardano esclusivamente l‟Ilva, attualmente sotto la gestione di Arcelor Mittal Italia.
Una cosa importantissima, potrei azzardare dicendo fondamentale, per città come Taranto, è quella di programmare uno sviluppo economico che consenta una vita dignitosa ai propri cittadini. Per fare questo perciò bisogna programmare le
politiche pubbliche in modo tale da risolvere i problemi sociali che colpiscono queste realtà.
Governare queste situazioni non è così semplice come sembra, perché, per risolvere le varie problematiche messe in essere dai vari anni in cui non si è tenuto conto dell'aspetto ecologico e del rispetto ambientale, bisogna prevedere
una programmazione a lungo termine.
I diretti responsabili che si occupano della programmazione devono essere bravi a percepire quali sono i reali bisogni trovando delle soluzioni.
Lo stabilimento Siderurgico Ilva di Taranto può essere preso ad esempio perché rappresenta un simbolo emblematico delle scarse programmazioni a lungo termine che consentano il rispetto ambientale e la sana convivenza tra industria
ed uomo.
Allegati
Tesi di laurea
Christian Nacci2968 Kb - Formato pdf
Articoli correlati
- Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025
Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA
Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - Le parole sbagliate del ministro delle imprese Adolfo Urso
Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa
I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
"Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
Sociale.network