Incredibile: Nichi Vendola avrebbe fatto pressioni a favore del rigassificatore di Taranto
Sul Corriere del Giorno del 17 gennaio 2008 c'è una sconcertante dichiarazione del Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido che chiama in causa il presidente della Regione Nichi Vendola.
«Sul rigassificatore - dice Florido - è stato Vendola in persona, dopo il “no” di Brindisi, a chiedermi, per tenere buono il ministro Bersani, di riunire il Comitato Tecnico della Provincia perché dicesse “sì” al rigassificatore ma ponendo delle condizioni. Cosa che ho fatto salvo poi ad essere per questo massacrato in campagna elettorale con Vendola che è stato in silenzio»
Se la cosa fosse vera sarebbe molto grave per almeno tre motivi.
Primo: Florido il 25 agosto 2006 ha riunito il Comitato Tecnico Provinciale (1) e lo avrebbe condizionato su richiesta di Vendola. I tecnici avrebbero obbedito a una pressione politica venendo meno a un dovere deontologico. Il Comitato Tecnico dovrebbe sentire il dovere di smentire Florido o di dimettersi. Vendola dovrebbe sentire il dovere di smentire Florido.
Secondo: Vendola - se è vero ciò che sostiene il Presidente di centrosinistra della Provincia di Taranto - sarebbe venuto meno ad un dovere di non ingerenza. Infatti era in corso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Vendola avrebbe fatto questo per compiacere Bersani. Se ciò avesse fondamento, Vendola non sarebbe più credibile.
le recenti dichiarazioni del presidente della prov.di Taranto, Gianni Florido, suonano come un allarme assordante per le nostre orecchie.
Le indebite pressione che lei Presidente avrebbe esercitato sul comitato tecnico provinciale affinchè facesse passare il progetto del rigassificatore, mi lasciano allibita.
La Regione a parole riconosce l'emergenza ambientale jonica ma nei fatti si adopera per far passare un progetto folle che la città non vuole.
Il recente pronunciamento contrario espresso dal consiglio comunale di Taranto è la conferma della ferma volontà della comunità jonica, stanca di pagare un prezzo inaccettabile al paese e ai poteri forti.
Presidente, mi auguro che le sue parole,"non imporremo rigassificatori contro la volontà delle popolazioni locali, valga anche per Taranto.
Il timore è che per noi si trovi sempre e comunque l'eccezione alla regola e francamente tutto questo è diventato insostenibile.
Mi auguro che lei possa smentire categoricamente quanto di grave e preoccupante sta emergendo da questa vicenda e che non si sollevi anche dalle nostre parti lo stesso polverone che ha investito il sito di capobianco a Brindisi.
Confidando nella buona politica
la saluto cordialmente
Dott.ssa Lea Cifarelli
Taranto
Terzo grave motivo: si incrina la credibilità della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, che a questo punto appare un paravento tecnico (o meglio pseudotecnico) dietro cui celare manovre tutte politiche.
Davvero una brutta storia.
E adesso riveliamo noi un retroscena perché la misura è colma.
Incontrammo Vendola (2) a Bari il 19 settembre 2006, fu uno scambio di vedute a porte chiuse. Portammo il registratore, lui ci chiese di spegnerlo. "Vi dirò delle cose che altrimenti non vi direi se lo tenete acceso". In forma riservata spiegò agli attivisti del Comitato contro il Rigassificatore di Taranto che avrebbe agito prima per Brindisi e poi per Taranto. "Non posso reggere su entrambi i fronti", precisò. Ci fece chiaramente capire che ci avrebbe aiutato, dopo aver aiutato Brindisi. E ci fu l'impegno reciproco a mantenere il riserbo su quel colloquio che sanciva di fatto un "tacito accordo", per cui lui non si esprimeva contro il rigassificatore di Taranto e noi non lo incalzavamo prendendo per buona quella sua disponibilità. Uscimmo dalla stanza, incontrammo i giornalisti, Vendola rilasciò le sue dichiarazioni (ottime) e nessuno fece cenno al "tacito accordo". Ci sentimmo tuttavia sollevati di sentire Nichi Vendola al nostro fianco, dopo aver vissuto le inquietudini di una storia, quella del rigassificatore di Taranto, cominciata fra polemiche e colpi bassi. (3)
Cosa credere adesso?
Quanti sono i volti e le parole di Nichi Vendola?
A che gioco sta giocando? Chi ci ha preso in giro?
Ora Vendola ha un dovere per riacquistare la nostra fiducia: smentire Florido.
Altrimenti passerà alle cronache come l'ennesimo uomo dalle due facce, che entra nell'archivio infinito dei dr. Jekyll e mr. Hyde della politica.
http://lists.peacelink.it/taranto/2006/08/msg00006.html
(2) Il 19 settembre 2006 Vendola incontra il Comitato contro il rigassificatore. Il comunicato Ansa è qui: http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/18664.html
(3) I retroscena del rigassificatore di Taranto http://lists.peacelink.it/taranto/2006/08/msg00005.html
Allegati
Florido rivela le pressioni di Vendola sul rigassificatore di Taranto
95 Kb - Formato pdfEcco la pagina del Corriere del Giorno del 17/1/2008 dove appaiono le dichiarazioni del Presidente della Provincia che rivelano un retroscena sconcertante relativo alla procedura di VIA in cui il Comitato Tecnico Provinciale avrebbe espresso parere favorevole al rigassificatore in virtù di pressioni politiche
Articoli correlati
- Quattro giorni di cinema al femminile a Taranto
Mostra del Cinema di Taranto dal tema «Lo sguardo della tigre»
Storie di donne, testimonianze di vita di registe e attrici che da Afghanistan, Iran, Palestina e Marocco si danno appuntamento a Taranto.23 giugno 2022 - Fulvia Gravame - Il 22 maggio manifestazione in piazza contro il dissequestro degli impianti siderurgici
ILVA: la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo dà nuovamente ragione ai cittadini
Le quattro condanne di oggi verso l'Italia sono la plastica evidenziazione di tutte le inadempienze dei governi che si sono succeduti. Le quattro condanne di oggi della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) confermano Taranto come "zona di sacrificio" dei diritti umani.5 maggio 2022 - Associazione PeaceLink - Dichiarazioni forti in materia di diritti
Ex Ilva: Tar Lecce, superato diritto compressione salute
Il Presidente del Tar di Lecce, Antonia Pasca, ha parlato dell'Ilva all'inaugurazione dell’anno giudiziario. Nel 2021 il Tar confermò invece l’ordinanza di chiusura dell'area a caldo del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. - Raffronto fra la mortalità dei quartieri più inquinanti di Taranto e la mortalità regionale
Eccessi di mortalità nei tre quartieri di Taranto più vicini all'area industriale
Dal 2011 al 2019 in totale vi sono 1075 morti in eccesso di cui 803 statisticamente significativi.
L'eccesso di mortalità medio annuo è di 119 morti di cui 89 statisticamente significativi.
L'intervallo di confidenza considerato è del 90%.13 maggio 2021 - Redazione PeaceLink
Sociale.network