Di ritorno dal reparto oncologico di Taranto

Mia zia

L’abbiamo riportata a casa, a breve morirà, oggi, domani, forse domenica. Non c’è più speranza per lei, come per nessuno dei ricoverati che saturano quel reparto di disperazione e morte.
16 maggio 2014
Un cittadino di Taranto

Erano le 12 quando dal quartiere Paolo VI ho visto questa ennesima mostruosa nube. Slopping all'ILVA di Taranto

Avevo mia zia sotto braccio, la stavo aiutando ad entrare in macchina, appena dimessa dall’oncologia del Moscati di Taranto.

L’abbiamo riportata a casa, a breve morirà, oggi, domani, forse domenica. Non c’è più speranza per lei, come per nessuno dei ricoverati che saturano quel reparto di disperazione e morte. In molte delle camere di degenza ci sono letti in aggiunta, non bastano quelli presenti. Nella stanza da quattro, in cui c’era lei fino a poche ore fa, avevano appena aggiunto per una giovane donna, il quinto letto. Ieri sera, ad orario visite, nei corridoi, solo lacrime, abbracci, sgomento. "E stè perdime pure a Peppino", si dicevano i due omoni con i quali ho condiviso l’ascensore, mentre andavo via.


L’ultimo contatto che mia zia, pienamente lucida e cosciente, ha avuto con il mondo esterno prima di salire in macchina alla volta del suo ultimo viaggio nella sua Taranto, insomma l’ultimo viaggio verso casa sua ove si è da poco sdraiata sul letto che a breve ospiterà la sua salma, è stato caratterizzato da questa nuvola che dall’acciaieria 2 si è diretta verso la città, ricoprendola.

Questo è il marameo, la pernacchia, la beffa che ILVA si fa a tutt’oggi di noi.

Note: Taranto, 19/5/2014

E anche mia zia se n’è andata.
Ha abitato una vita ai Tamburi prima di “emigrare” verso Talsano. Se n’è andata lucida, tra atroci sofferenze, devastata da tumori vari. Tumore che aveva già sconfitto con forza e sfrontatezza svariati anni fa, dovendo ricorrere, oltre a chemio e radioterapie, all’asportazione del seno e alla scarnificazione della parte sub ascellare.

Era una tipa forte, zia Mina.

Una locomotiva, una forza della natura e lo è stata sino all’ultimo.

Ma non voglio soffermarmi oltre a parlare delle qualità di una persona comunque eccezionale, che ha vinto nella sua vita spargendo amore, energia e positività gratuitamente, riuscendo anche a sorridere, pienamente cosciente, anche innanzi al sacerdote, sul letto di casa sua, in occasione della sua estrema unzione.

Mentre scrivo vedo le immagini pubblicate da cittadini attivi, le cosiddette “eco-sentinelle”, inerenti continue emissioni non convogliate contenenti le più disparate sostanze mortali, cancerogene, geno-tossiche.

Anche mia zia è spirata e lo scenario su Taranto è sempre, incredibilmente lo stesso. Vedo e constato quotidianamente l’atteggiamento cinico e riottoso di ILVA, in linea con quello che sono stati sino ad ora. Noto politici locali incapaci, buoni a scrivere, per giunta in puntuale ritardo, inutili letterine.

Ma chiudo qui.

Sono appena tornato dal capezzale di mia zia, venuta a mancare intorno all’alba di stamattina e, più che stanco, ho solo voglia di far scorrere, con la giusta lentezza, dei pezzi di vita che meritano i giusti tempi e la giusta importanza per me.

Tanto, zia Mina, Nicola, Ennio, Piera, Giuseppe, Vincenzo, nonna, Umberto, Giovanni, Francesca, Mimma,Tony, Gino, Ciccio, Fabrizio, Margherita, Nando, Mariella, Gianvito, Andrea, Anna Rita, Flavio, Marco, Pierpaolo, Antonio ecc., a tutto ciò, sappiatelo, non c’è una spiegazione plausibile, né terrena, né ultraterrena. Non c’è giustificazione innanzi al protrarsi dell’illegalità.

Non può esserci discernimento se gli elementi dello stesso sono “vita” e “morte”.

E’ innaturale, allucinante, paradossale.

Articoli correlati

  • Sette associazioni hanno impugnato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell'ex ILVA
    Ecologia
    Grazie al sostegno dei cittadini

    Sette associazioni hanno impugnato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell'ex ILVA

    L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
    23 ottobre 2025 - Redazione
  • “Territori e transizioni: riflessioni a partire dall’esperienza di Taranto”
    Economia
    Resoconto della Tavola Rotonda promossa dalla Società Italiana di Sociologia Economica (SISEC)

    “Territori e transizioni: riflessioni a partire dall’esperienza di Taranto”

    All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
    16 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
  • Premiata la regista tarantina Anna Dora Dorno
    Cultura
    Fondatrice della compagnia teatrale Instabili Vaganti

    Premiata la regista tarantina Anna Dora Dorno

    L'artista è stata premiata insieme a figure di spicco del panorama artistico e culturale mondiale, tra cui la ricercatrice e attivista libanese Hanan Al-Hajj Ali e l’attrice egiziana Farida Fahmy.
    29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
  • "Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale"
    Taranto Sociale
    Gli impegni ambientali del sindaco di Taranto

    "Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale"

    Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
    16 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.23 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)