Oggi il principio indiscusso e indiscutibile da cui parte il potere dogmatico che abbiamo di fronte - incarnato dal Governo - è che sotto i 40 microgrammi a metro cubo di PM10 non vi sarebbero effetti sanitari sulla popolazione
Aristotele e Galileo divisi dal PM10
A che serve insegnare a scuola Galileo Galilei se gli antigalileiani li abbiamo al governo? A Taranto si muore di più e tutti gli studi epidemiologici lo attestano, ma per il Governo il Sole continua a girare attorno alla Terra. E magari la Terra è anche piatta.
1 febbraio 2018
Avete presente la sfida nel Seicento fra i seguaci di Aristotele e Galileo Galilei?
I seguaci di Aristotele credevano in verità indiscusse e indiscutibili, frutto dell'"auctoritas" del loro filosofo di riferimento. Credevano che il Sole girasse attorno alla Terra. Si rifiutavano di osservare la realtà. Rifiutavano la verifica empirica delle loro tesi.
Galileo Galilei aveva il cannocchiale e partiva dall'esperienza. Credeva nell'osservazione scientifica della realtà e da lì partiva per mettere in dubbio le certezze del potere di allora, un potere che eliminava le persone pur di non mettere in crisi i propri principi di (presunta) infallibilità.
Oggi il governo mi sembra che si ispiri allo stesso principio ferreo di (presunta) infallibilità sulla questione dell'ILVA di Taranto e sulle problematiche ambientali connesse.Le certezze del Governo derivano da assunti non verificati e pertanto fallaci.
Avete presente la sfida in filosofia fra pensiero autocratico deduttivo e pensiero democratico induttivo? Avete presente quando la realtà smentisce i dogmi del potere?
Bene, siamo pianamente dentro questo schema terrificante.
Il pensiero deduttivo autocratico deduce la realtà da un principio logico indiscusso e indiscutibile.
E oggi il principio indiscusso e indiscutibile da cui parte il potere dogmatico che abbiamo di fronte - incarnato dal Governo - è che sotto i 40 microgrammi a metro cubo di PM10 non vi sarebbero effetti sanitari sulla popolazione di Taranto. Pertanto, secondo il Governo, non andrebbe neppure avviata una valutazione del danno sanitario. Tanto non serve. Il Ministero dell'Ambiente infatti dichiara: “Le misure delle concentrazioni ambientali dei contaminanti di interesse per il rischio inalatorio non superano, per gli anni considerati 2014-2015 e 2016, i livelli fissati dalle norme”. E conclude: “Di conseguenza la valutazione si arresta a questo stadio”. Ossia non si fa.
Cosa c'è che non va in questa dichiarazione?Quello che non va è l'assunto di fondo, ossia che se non si superano le concentrazioni fissate dalla legge non vi sarebbe rischio e quindi non va fatta la valutazione del danno sanitario.
Invece, specie a Taranto, il danno sanitario vi può essere (eccome!) anche senza superare i parametri di legge, tanto è vero che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) fissa un valore di riferimento per il PM10 (polveri sottili) a 20 microgrammi/m3. Avete capito bene! Mentre per il governo il PM10 sarebbe "innocuo" sotto i 40 microgrammi a metro cubo, per l'Organizzazione Mondiale della Sanità invece ci si deve preoccupare già se si superano i 20 microgrammi a metro cubo.
Quindi il Governo segue le orme del vecchio Aristotele di controriformistica memoria. E vuole creare, a distanza di quattro secoli, un nuovo terribile dogmatismo, un principio costruito per non voler vedere i morti a Taranto e per non andare neppure a conteggiarli.
Nella discrepanza fra il Ministero dell'Ambiente ("siete in pericolo solo se superate i 40 microgrammi/m3 di PM10") e Organizzazione Mondiale della Sanità ("attenzione se si superano i 20 microgrammi/m3") si aggiunge un ulteriore elemento che sgretola il dogmanismo aristotelico del Governo.
A Taranto il potere tossico e mortale del PM10 è 2,2 volte superiore a quello della altre città italiane. Abbiamo polveri sottili che fanno del PM10 locale un concentrato di chimica fatale alla salute. E questo a causa della miscela di polveri industriali che rende Taranto una città ad alto rischio.
Vogliamo vedere se questo elemento provoca morti e malati in eccesso? Il governo dice di no, che non è necessario. Il Governo disprezza la ricerca della verità e non vuole guardare nel cannocchiale per non incrinare la propria dottrina dogmatica.
Diventa chiaro che il Ministero dell'Ambiente, ispirato da un principio di infallibilità degno della Controriforma, fa un ragionamento che nega l'evidenza e pertanto sorvola sulla tossicità sitospecifica delle polveri di Taranto.
Sia chiaro a tutti: i limiti di legge fissati per gli inquinanti inalati non proteggono la salute. Lo dice la letteratura scientifica: i parametri di legge non la proteggono! Sono limiti frutti di compromessi politici, non di valutazioni sanitarie. Ne è la conferma, e lo ripetiamo per i più sordi, che la massima organizzazione sanitaria mondiale (l'OMS) fissa l'asticella per le polveri sottili (PM10) ad un valore che è la metà rispetto a quello del Ministero dell'Ambiente.
E adesso farei una domanda da insegnante: a che serve insegnare a scuola Galileo Galilei se gli antigalileiani li abbiamo al governo? A Taranto si muore di più e tutti gli studi epidemiologici lo attestano, ma per il Governo il Sole continua a girare attorno alla Terra. E magari la Terra è anche piatta.
Al ministro Galletti consigliamo di leggere Simplicio nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.
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