F-35: programma fallimentare o programma da non interrompere?
Come per l'ILVA, la TAV e la TAP, anche per gli F-35 il M5s cambia rotta.
Ricordate quello che diceva Alessandro Di Battista l'8 agosto 2017 degli F-35?
Diceva: "La Corte dei Conti ha certificato quel che il MoVimento 5 Stelle dice da 4 anni. Ovvero che il programma F35 (i cacciabombardieri) è un programma fallimentare. Io ne parlai in aula alla Camera nel 2013. In pratica i posti di lavoro creati da questo programma sono pochissimi e i costi (per noi cittadini) sono raddoppiati. Chi ci ha fatto entrare in questo programma dovrebbe essere preso a calci in culo (ora perbenisti di sistema scandalizzatevi per il "culo"). È sempre la stessa storia. Ci fanno entrare in progetti fallimentari (TAV, TAP, guerra in Afghanistan, programma F35), poi ci dicono che si sono sbagliati ma è tardi per uscire perché i costi sarebbero esagerati. Sono vili traditori della Patria, sono i cosiddetti esperti che danno degli inesperti ai portavoce 5 Stelle. Aprite gli occhi in tempo!"
Adesso invece il sottosegretario alla Difesa, il pentastellato Angelo Tofalo, diche che sarebbe da irresponsabili interrompere quel programma che Di Battista aveva definito "fallimentare".
I deputati pentastellati della Commissione Difesa nel 2015 dichiararono - per il primo "battesimo dell'aria" dell'F-35:
"Questo cacciabombardiere costerà al Paese 387 asili nido, oppure 32.250 borse di studio per studenti universitari. Circa 130 milioni di euro, insomma, per uno strumento di morte, inutile e obsoleto, che servirà solo a distruggere terre lontane producendo nuovi rifugiati, e dunque a portare l'emergenza immigrati a livelli ancora più insostenibili di oggi".
Ora invece apprendiamo che sarebbe da irresponsabili interrompere il programma.
Chiunque legga queste cose ha il buon senso di fare le sue valutazioni.
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