I giudici del Riesame hanno disquisito di calcolo delle probabilità e logaritmi

Altoforno 2 ILVA, intelligenti pauca

Sulla base della relazione tecnica degli esperti dell'ILVA, il giudici del Tribunale del Riesame hanno restituito la facoltà d'uso dell'Altoforno 2 che il giudice Maccagnano aveva tolto all'ILVA utilizzando la relazione tecnica dell'ing. Barbara Valenzano, custode giudiziario dell'Altoforno 2
8 gennaio 2020
Alessandro Marescotti (Presidente PeaceLink)

Per tutta la giornata di ieri - dopo l'ordinanza del Tribunale del Riesame - ho ponderato fra la scelta di rimanere in silenzio e quella di fare una dichiarazione.

Ma - dopo aver letto la sentenza e aver constatato che i giudici davano più credito alla relazione tecnica dell'ILVA (che considera accettabile il rischio nell'Altoforno 2) rispetto alla relazione tecnica del custode giudiziario (che considera inaccettabile il rischio nell'Altoforno 2) - ho incominciato a nutrire dei dubbi.

Ho scelto pertanto di condividere con voi i miei dubbi perché mi sembra importante far notare che il Tribunale del Riesame, senza nominare un proprio perito, valuti più affidabile la relazione dei tecnici dell'ILVA rispetto a quella del custode giudiziario (emanazione della magistratura e responsabile della custodia del'impianto).

Sulla base della relazione tecnica degli esperti dell'ILVA, il giudici del Tribunale del Riesame hanno restituito la facoltà d'uso dell'Altoforno 2 che il giudice Maccagnano aveva tolto all'ILVA utilizzando la relazione tecnica dell'ing. Barbara Valenzano, custode giudiziario dell'Altoforno 2. 

I giudici del Riesame hanno disquisito di calcolo delle probabilità e logaritmi e si sono dimostrati dotati di grandi competenze ingegneristiche nell'argomentare la sentenza di restituzione della facoltà d'uso. 

Intelligenti pauca.

Manifestazione a Taranto

Note: LE MIE RIFLESSIONI. I Giudici del Riesame non hanno nominato un proprio perito. Ma si sono espressi sulla materia tecnica. Il punto che mi lascia stupefatto è questa frase che i giudici del riesame hanno scritto nella sentenza a p. 14 in basso: "Il Tribunale non dispone di poteri probatori ufficiosi, non può cioè nominare un perito, e deve quindi misurarsi con gli unici dati tecnici disponibili in atti, pur fallibili e in ipotesi scorretti". Avete capito bene: mettono le mani avanti e dicono: non siamo tecnici, siamo fallibili, le nostre valutazione tecniche possono essere anche per ipotesi scorrette dato che non abbiamo consultato un tecnico. In buona sostanza c'era la relazione tecnica dell'ing. Barbara Valenzano, ossia del custode giudiziario nominato ai tempi del procuratore Sebastio e del GIP Todisco. Quella relazione diceva: abbiamo calcolato il rischio, il rischio è inaccettabile, l'altoforno non è dotato delle moderne tecnologie di massima sicurezza, gli operai vanno allontanati dalla ghisa incandescente, i processi vanno automatizzati. E poiché l'ILVA non ha fatto ciò dal 2015 a oggi - sosteneva il giudice Maccagnano sulla scorta della relazione tecnica del Custode giudiziario - l'altoforno va spento perché è troppo pericoloso. Ma i giudici del Riesame - che tecnici non sono - non lo vogliono spegnere perché credono alla relazione tecnica degli esperti dell'ILVA. E così l'AFO2 (Altoforno 2) ottiene la facoltà d'uso.

Articoli correlati

  • Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA
    Ecologia
    Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025

    Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA

    Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
    21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA
    Ecologia
    Le parole sbagliate del ministro delle imprese Adolfo Urso

    Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA

    Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.
    21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila
    Editoriale
    I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa

    I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila

    Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
    19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
    Taranto Sociale
    Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink

    "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"

    “Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
    13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)