MediaWatch

Dal sito

  • Ecologia
    Grazie al sostegno dei cittadini

    Sette associazioni hanno impugnato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell'ex ILVA

    L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
    23 ottobre 2025 - Redazione
  • Europace
    Comunicazione al Senato del 22 ottobre 2025

    L'Europa della Meloni vassalla di Trump e Musk

    La posizione espressa dal presidente del Consiglio non solo non difende gli interessi degli italiani ma li indebolisce. Mantenere l'unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo condanna l'UE alla irrilevanza nelle questioni internazionali e al vassallaggio nei confronti del governo statunitense.
    23 ottobre 2025 - Nicola Vallinoto
  • Latina
    Rodrigo Paz vince il ballottaggio del 19 ottobre

    Com’è triste la Bolivia neoliberista

    Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
    20 ottobre 2025 - David Lifodi
  • Conflitti
    Circa 1,5 milioni di cittadini sono "ricercati" dai Centri Territoriali di Reclutamento

    Perché l'Ucraina non può arrestare i suoi disertori

    Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
    19 ottobre 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace

    Gli statunitensi a Firenze protestano contro il tiranno alla Casa Bianca

    Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
    19 ottobre 2025 - Redazione Toscana di Pressenza

Forum: Segnalazioni

11 gennaio 2005

Sul voto lombardo l'ombra dell'inchiesta

Secondo un rapporto Usa, il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, sarebbe stato coinvolto nei traffici del regime di Saddam Hussein
Autore: Simone Ramella
Fonte: Simone Ramella - 24.01.2005 - Il Piccolo Giornale di Cremona e provincia - www.ilpiccologiornale.it

La notizia è di quelle normalmente destinate a fare scalpore, ma i mezzi di comunicazione italiani l’hanno quasi tutti snobbata o relegata in un trafiletto, con le solitarie eccezioni del Sole 24 Ore e dei settimanali L’Espresso e Diario. Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, avrebbe beneficiato dell’assegnazione di una quota di petrolio pari a 24,5 milioni di barili da parte del regime iracheno di Saddam Hussein, nell’ambito di un torbido traffico di greggio che sfruttava le maglie larghe di “Oil for food”, il programma “petrolio in cambio di cibo” varato dall’Onu per alleviare gli effetti dell’embargo imposto al paese dagli Stati Uniti al termine della prima guerra del Golfo del 1991.

In teoria i ricavi della vendita del greggio iracheno avrebbero dovuto essere destinati all’acquisto di medicinali e alimenti per la popolazione. In pratica, invece, le Nazioni Unite si limitavano a stabilire periodicamente le quote di petrolio che l’Iraq poteva mettere in commercio, ma di fatto era la Somo, l’agenzia petrolifera del deposto regime di Saddam Hussein, a decidere a chi concedere le assegnazioni. Questa, almeno, è la conclusione cui è giunto un rapporto dell’Iraq Survey Group, guidato dall’ex ispettore Onu Charles Duelfer, i cui risultati sono stati presentati nell’ottobre scorso al Congresso degli Stati Uniti.

Come ha spiegato Gianni Barbacetto in un articolo pubblicato sul numero di Diario del 29 ottobre 2003, gli elenchi di chi avrebbe ottenuto assegnazioni di greggio da parte del regime di Saddam comprendono grandi compagnie petrolifere come Agip, Elf e Total, “ma anche singole persone ed esponenti politici di una cinquantina di paesi del mondo”. Tra di loro spicca, appunto, Formigoni, che avrebbe ricevuto l’assegnazione più massiccia tra quelle fatte ai soggetti italiani citati dal rapporto Duelfer. Il suo nome è associato a quello della Cogep, una piccola srl che potrebbe essersi occupata della commercializzazione del greggio elargito al governatore.

Attraverso queste concessioni, sottolinea Barbacetto, il regime iracheno poteva ricompensare i propri “amici” per la loro vicinanza politica. “Il detentore delle assegnazioni, infatti, poteva rivendere i suoi contratti a trader compiacenti e riservati, spuntando di solito robusti margini di guadagno”, che nel caso di Formigoni sono stati quantificati in una forbice compresa tra i 500mila e i cinque milioni di dollari. Secondo l’inchiesta realizzata a quattro mani da Claudio Gatti e Mark Turner per Sole 24 Ore e Financial Times, era Tareq Aziz, braccio destro di Saddam Hussein nonchè amico di Formigoni, a coordinare le assegnazioni di greggio ai referenti del regime all’estero.

Vero o falso che sia il suo coinvolgimento nella vicenda, resta il fatto che Formigoni, al di là di qualche replica stizzita, fino a oggi ha evitato di affrontare l’argomento e una mozione presentata in ottobre dai Ds in Consiglio regionale, per impegnarlo a rendere conto di quanto contenuto nel rapporto Duelfer, è stata bocciata dalla maggioranza. L’unico elemento in più in proposito lo fornisce il segretario regionale Ds, Luciano Pizzetti: “Lui sostiene che si tratta di un complotto della Cia...”.

Le accuse di corruzione nell’ambito del programma “Oil for food” sono ora al vaglio di una commissione indipendente varata dall’Onu nell’aprile dello scorso anno e presieduta da Paul Volcker, ex presidente della Federal Reserve americana. E le sue conclusioni principali, attese entro la metà di quest’anno, potrebbero annuvolare un po’ il cielo elettorale del presidente della Lombardia.

Prossimi appuntamenti

Dal sito

  • Ecologia
    Grazie al sostegno dei cittadini

    Sette associazioni hanno impugnato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell'ex ILVA

    L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
    23 ottobre 2025 - Redazione
  • Europace
    Comunicazione al Senato del 22 ottobre 2025

    L'Europa della Meloni vassalla di Trump e Musk

    La posizione espressa dal presidente del Consiglio non solo non difende gli interessi degli italiani ma li indebolisce. Mantenere l'unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo condanna l'UE alla irrilevanza nelle questioni internazionali e al vassallaggio nei confronti del governo statunitense.
    23 ottobre 2025 - Nicola Vallinoto
  • Latina
    Rodrigo Paz vince il ballottaggio del 19 ottobre

    Com’è triste la Bolivia neoliberista

    Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
    20 ottobre 2025 - David Lifodi
  • Conflitti
    Circa 1,5 milioni di cittadini sono "ricercati" dai Centri Territoriali di Reclutamento

    Perché l'Ucraina non può arrestare i suoi disertori

    Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
    19 ottobre 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace

    Gli statunitensi a Firenze protestano contro il tiranno alla Casa Bianca

    Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
    19 ottobre 2025 - Redazione Toscana di Pressenza
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.23 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)