Obiezione di coscienza nel XIII secolo
Nel 1221, duecento terziari francescani, si recarono in piazza dell'Arengo a Rimini per opporsi pubblicamente all'invito del Podesta' a prestare il giuramento di fedelta', che implicava di impugnare le armi al comando degli organi dello Stato. Essi dichiararono di "non potere ne' combattere ne' portare le armi, sia di offesa che di difesa; perche' volevano la pace con gli uomini e con Dio, conquistandola con opere di bonta', trasformando il male che e' nel mondo in bene".
Imprigionati, furono poi difesi dal Papa che con una Bolla Pontificia li fece liberare. Questo episodio e' uno dei tanti che dimostrano come i primi francescani secolari, fecero dell'obiezione di coscienza alle armi e di conseguenza a tutte le guerre, una scelta di base cosi' importante da essere riportata nelle prime due regole (Memoriale Propositi e Niccolo IV). Rifiutando l’uso delle armi, seguivano le scelte di Francesco e nello stesso tempo si collocavano nella tradizione dei primi cristiani: volevano ricreare, nella societa' del loro tempo, il presupposto per un modo alternativo di risolvere i conflitti: quello basato sulla nonviolenza.
Articoli correlati
- L'ONU lancia l'allarme: "Il momento peggiore da ottobre 2023"
Venti bambini uccisi in media ogni giorno: cresce l'orrore nella Striscia di Gaza
Secondo l'UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) dal 18 marzo quasi 600 bambini sono stati uccisi e oltre 1.600 feriti nei nuovi attacchi israeliani su Gaza. Intanto in Israele cresce il rifiuto del servizio militare.21 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Max Hirsch: «Il rifiuto di combattere è il vero patriottismo»
La rivolta dei riservisti israeliani come atto di obiezione alla guerra
La portata è inedita: oltre 10mila adesioni in pochi giorni, tra cui ex membri delle forze speciali, paracadutisti, piloti della marina, agenti dell’intelligence, medici militari, ex capi del Mossad e dello Shin Bet. Una parte di questi ha combattuto dopo il 7 ottobre 2023.20 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Il trattato Kadesh potrebbe essere il modello a cui si ispirano oggi Usa e Russia
Dall'accordo di pace fra Ittiti e Egizi alle trattative fra Trump e Putin
La guerra fra il re ittita Hattusili III e il faraone Ramesse II fa pensare alla fine del guerra in Ucraina. Il sanguinoso conflitto si concluse nel 1269 a.C. non solo con il primo accordo di pace della storia ma con un patto di cooperazione. Fu un ribaltone clamoroso, ma pose fine alla guerra.23 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'ultimo testo scritto da Gianmarco Pisa
I musei per la pace
Recensione del libro "Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace". I musei per la pace promuovono attivamente la risoluzione dei conflitti, educando alla nonviolenza e ai diritti umani.25 novembre 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network