Inquinamento a Taranto, il presidente della Provincia Florido si "ribella" contro l'articolo dell'Espresso
In questi giorni ha fatto molto discutere la pubblicazione di servizi sull’inquinamento industriale in Puglia e in particolare nelle aree di Brindisi e Taranto. Ho avuto modo di ascoltare diversi interventi, sia da parte della stampa (soprattutto quella televisiva) che di politici locali.
Vorrei soffermarmi su coloro che tendevano a sminuire il problema e la denuncia (peraltro basata su dati ben noti).
Se alcune tesi, sostenute da qualche anchorman televiso nostrano, possono essere paragonate ai discorsi che tutti possiamo fare nel bar sotto casa,maggiormente mi meravigliano le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Gianni Florido (che è anche aspirante sindaco del capoluogo).
Egli sostiene che l’intervento del settimanale l’Espresso è un attacco preordinato alla Puglia e alla sua appetibilità turistica.
Sono affermazioni francamente sconcertanti, che non possono non lasciare perplessità. Io avrei ringraziato il settimanale l’Espresso e il giornalista. Avrei detto che la politica tarantina ha un forte bisogno di essere supportata da una stampa attenta; e che cio’ di cui su quelle pagine si parla deve essere una fonte di impegno, alla base di iniziative di governo di questo territorio.
Avrei detto che la grande industria è importante e necessaria, che vanno sviluppate tutte le iniziative utili alla sua crescita; ma che vogliamo che cio’ avvenga nel rispetto dell’equilibrio ambientale e di uno sviluppo armonico della vita comune. Avrei anche detto che le istituzioni locali sono impegnate al sostegno degli operatori economici ma che sono anche pronte a difendere la propria idea di sviluppo e i diritti dei cittadini in qualsiasi sede ciò fosse necessario.
Non mi sarei dimenticato di ricordare i dati dell'Arpa, dell’Asl, e di altri ricercatori. Avrei affermato con forza che lo sviluppo economico, in equilibrio con l’ambiente e la qualità della vita, è asse importante del Progetto di rilancio della nostra comunità dissestata.
Ma il Presidente Florido non ha detto nulla di tutto ciò. Ha parlato di un subdolo attacco al turismo locale. Se anche fosse così, di quale turismo parliamo? Di coloro, e non si tratta di masse oceaniche, che assisteranno ai “Riti della Settimana Santa” e che troveranno una Città vergognosamente sporca, con strade dissestate e ingombre di auto in doppia fila? Del prossimo turismo rivolto alle località balneari, dove, soprattutto lungo il versante orientale, si troveranno operatori spesso poco preparati, lidi trascurati, cassonetti puzzolenti e, in bell’evidenza, quell’offesa a tutti noi che è lo scheletro abbandonato dell’ormai ex pineta di Lido Silvana?
Il turismo culturale, orbo di un Museo Nazionale chiuso e di cui si è quasi dimenticata la presenza, di reperti archeologici ritrovati e subito dopo rinascesti, di un’attività congressuale che potrà avere qualche rilevanza solo quando Taranto avrà una proposta universitaria adeguata e collegata alla ricerca?
Gianni Florido (come, per altro, anche altri politici locali) non hanno parlato di tutto ciò.
Mi dispiace: questa povera Taranto avrebbe bisogno di discorsi piu’ coraggiosi e, contemporaneamente, più ambiziosi.
Articoli correlati
- Esperimento con ChatGPT
Vendola, Riva e Dio
E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti - Ilva di Taranto:
Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - A Bari le associazioni ambientaliste hanno preso la parola
L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese
Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - L'inquinamento ILVA va in scena
Teatro e cittadinanza: sul palcoscenico la resistenza al disastro ambientale
Un teatro che educa e mobilita sotto la regia di Maria Elena Leone. Strumento riflessione collettiva e mobilitazione delle coscienze. Vengono portate in scena emozioni e storie che parlano di dolore, lotta e speranza. Presente il regista teatrale tedesco Joscha Zmarzlik, studioso di Luigi Nono.10 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network