Taranto Sociale

Il Professor Bruno Fusco, ha chiesto collaborazione al sindaco Stefàno

Ambiente e tumori: il nesso c’è e Taranto lo prova

La proposta: realizzare un’inda gine epidemiologica dettagliata. La leucemia a Taranto fa più paura (e più vittime) che altrove. Già nel 1990 Taranto fu dichiarata città a rischio dall’Org anizzazione mondiale della Sanità.
19 settembre 2007
Maristella Massari

ILVA di Taranto Ora un luminare del Campus Bio-medico di Roma, il professor Bruno Fusco, ha chiesto collaborazione al sindaco Stefàno. La proposta: realizzare un’indagine epidemiologica dettagliata. Fusco mette a disposizione i mezzi e gli strumenti dell’Università di Salerno, dove insegna, e rilancia chiedendo, al tempo stesso, disponibilità alla città ad ospitare e collaborare con una equipe di giovani laureandi che realizzerebbero tesi di laurea ad hoc sulla città malata. L’obiettivo è quello di dimostrare su basi estremamente scientifiche che a Taranto, più che altrove, di inquinamento ci si ammala e, soprattutto, si muore. «Gli studi attuali - dice il professore - sono stati realizzati sempre a macchia di leopardo. Nessuno ha mai indagato a fondo sulla causa dei tumori che affliggono i tarantini. Noi vogliamo dimostrare che esiste una connessione tra inquinamento e malattie».

Il professor Fusco conosce bene Taranto. Originario di Maruggio, ha girato il mondo per acquisire esperienza e professionalità. Formatosi professionalmente, culturalmente, scientificamente presso la Clinica medica dell’Università di Firenze, Centro cefalee e del dolore, in tutti questi anni non ha mai dimenticato le sue origini. La sua grande occasione, qualche anno fa, negli Stati Uniti. A Seattle ha lavorato presso la più famosa «Pain Clinic» del mondo, dove oggi ancora opera come ricercatore e come clinico, con una licenza per l’esercizio medico concessa per accertati meriti professionali, concessione rarissima per uno straniero.

Oggi vorrebbe pagare il tributo alla sua terra. Il dottor Fusco ha chiesto collaborazione alla città e, ovviamente, anche alle autorità sanitarie. «Per realizzare un lavoro del genere noi dovremmo poter accedere al registro dei tumori, se esiste, oppure disporre delle cartelle cliniche dei malati e delle vittime di tumori che si sospetta possano avere un nesso con l’inquinamento atmosferico determinato dalla grande presenza industriale in città».

L’equipe del professor Fusco propone una ricerca su un campione sano ed una su un campione malato della popolazione. I due gruppi prescelti, selezionati in diversi quartieri della città, saranno tenuti sotto stretta osservazione. «È una ricerca elaborata e lunga. Ma è uno strumento che ci permetterà di capire anche come è possibile aiutare i tarantini a difendersi dall’im - patto inquinante delle industrie pesanti». A Genova, a Trieste, sono già stati realizzati studi del genere. «È stato dimostrato l’incremento dei tumori nelle aree industriali. Ma perché non farlo anche a Taranto, che è tra le città d’Italia più inquinate

Articoli correlati

  • Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
    Ecologia
    Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe

    Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico

    A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
    12 settembre 2025 - Roberto Giua
  • Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto
    Taranto Sociale
    Al Sindaco di Taranto Piero Bitetti

    Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto

    L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.
    Alessandro Marescotti
  • Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost
    Ecologia
    Assemblea dei movimenti per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 di Belém

    Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost

    Questa è la relazione letta a nome di PeaceLink all'incontro "Le armi o la vita" che si svolto a Roma. Al centro della relazione c'è il Carbon Mortality Cost della produzione siderurgica.
    8 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
  • Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto
    Ecologia
    Glossario dell'Autorizzazione Integrata Ambientale

    Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto

    Si riporta il Parere Istruttorio Conclusivo con le 472 prescrizioni, il Piano di Monitoraggio e Controllo, il Decreto Ministeriale AIA e la proposta di Valutazione di Impatto Sanitario presentata da Acciaierie d'Italia. L’Autorizzazione Integrata Ambientale vale 12 anni a partire dal 12 luglio 2025.
    7 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.19 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)