Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Ogni tarantino è stato sfiorato dal dramma del cancro

Qualità dell’Ambiente, salviamo questa terra

Le leucemie a Taranto sono in vertiginoso aumento; le nubi tossiche sempre più subdole si insinuano con sempre maggiore facilità nelle nostre case
28 settembre 2007
Lucio Lonoce
Fonte: Taranto Sera

Caro Direttore,
ILVA di Taranto Mentre in Prefettura si è costituita una task force per studiare e monitorare la situazione ambientale della nostra Città, il presidente Vendola ha scritto al ministro Pecoraro Scanio e, fortunatamente, qualche associazione ambientalista ha fatto sentire, immancabilmente, la sua voce. In questo contesto in movimento risulta assolutamente assente la voce della Città. Sono quarant’anni che Taranto vive, convive e sopravvive alle grandi industrie. Insediamenti che hanno prepotentemente occupato la vita di questa gente di mare che per l’utopia del “posto fisso” ha ingoiato veleni e abusi senza mai riuscire ad addrizzare quella schiena malandata o forse aggredita da qualche cancro senza speranza.

In vista della prossima riunione che si terrà in Prefettura il 9 ottobre per la verifica dello stato del protocollo d’intesa alla base di una nuova, ennesima, collaborazione tra i vari Enti preposti al controllo dello stato di salute di questo povero territorio, sarebbe significativo che la Città desse un segnale.

A cominciare dalla politica. Immagino, ad esempio, la possibilità che il Consiglio comunale, facendo propria l’iniziativa dell’assessore Bruno Pastore, si esprimesse in maniera congiunta, maggioranza e minoranza per una volta schierati a prescindere dalle singole appartenenze partitiche, affinché possa essere avviata una seria e concreta politica ambientale per Taranto, licenziando un documento condiviso per chiedere al Governo il recepimento della normativa europea. E perché no, lo stesso potrebbero fare il consiglio provinciale e quello regionale per porre il Ministro dell’ambiente di fronte ad una scelta obbligata: salvare questa terra!

Sul tavolo del Governo centrale esiste già un capitolo dal titolo Vertenza Taranto. Sarebbe, forse, opportuno che oltre di dissesto a Roma si occupassero anche di questi veleni! Da più parti ci ricordano che Taranto è una città ad alto rischio ambientale. Bene, è assurdo, allora, che qui, dove si produce il 90% della diossina nazionale, non si prendano le dovute precauzioni.

Non mi esprimo in quanto uomo prestato alla politica, ma vorrei dare voce, piuttosto, a tutte le famiglie che vivono ogni giorno la drammaticità della malattia. Ogni tarantino è stato sfiorato dal dramma del cancro. Le leucemie a Taranto sono in vertiginoso aumento; le nubi tossiche sempre più subdole si insinuano con sempre maggiore facilità nelle nostre case. Ma a Taranto non esiste un registro tumori; a Taranto sono state soppresse le centraline di monitoraggio ambientale, a Taranto non esistono dati raffrontabili se non quelli ottenuti dalla campagna di monitoraggio avvenuta a Giugno; a Taranto, sul camino E-312 non esiste un sistema di campionamento continuo; a Taranto, però, si continua a morire.

Lucio Lonoce
Taranto

Articoli correlati

  • Vendola, Riva e Dio
    CyberCultura
    Esperimento con ChatGPT

    Vendola, Riva e Dio

    E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
    17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
    PeaceLink
    Ilva di Taranto:

    Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese

    La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese
    Ecologia
    A Bari le associazioni ambientaliste hanno preso la parola

    L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese

    Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Teatro e cittadinanza: sul palcoscenico la resistenza al disastro ambientale
    Cultura
    L'inquinamento ILVA va in scena

    Teatro e cittadinanza: sul palcoscenico la resistenza al disastro ambientale

    Un teatro che educa e mobilita sotto la regia di Maria Elena Leone. Strumento riflessione collettiva e mobilitazione delle coscienze. Vengono portate in scena emozioni e storie che parlano di dolore, lotta e speranza. Presente il regista teatrale tedesco Joscha Zmarzlik, studioso di Luigi Nono.
    10 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)