Taranto Sociale

Parla Assennato Direttore dell'ARPA PUGLIA

«Avvieremo col Comune un accordo per monitorare la qualità dell’aria»

Il tema dell’ambiente è troppo importante per non intervenire con una diagnosi rapida ed approfondita, tenendo alta la vigilanza e chiamando tutti ad un impegno approfondito. E’ necessario pretendere dalle industrie la messa in atto di tecnologie e interventi per migliorare la loro ecocompatibilità
18 ottobre 2007
Marcello Cometti
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

ILVA di Taranto “Il rapporto annuale di Legambiente evidenzia senza dubbio una situazione migliore dell’area di Taranto rispetto al rapporto dell’anno precedente, anche se per completezza va detto che il miglioramento in classifica risponde soprattutto al maggior numero di risposte che sono state fornite dagli enti locali. Per i dati in nostro possesso, stando alla valutazione globale della qualità dell’aria il dato 2006 (che è l’anno di riferimento per il rapporto di Legambiente reso noto in questi giorni n.d.r.) non si discosta in maniera significativa dal dato 2005”. E’ il pensiero del prof. Giorgio Assennato, il responsabile dell’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente. Il rapporto annuale di Legambiente evidenzia senza dubbio una situazione migliore dell’area di Taranto rispetto al rapporto dell’anno precedente, anche se per completezza va detto che il miglioramento in classifica risponde soprattutto al maggior numero di risposte che sono state fornite dagli enti locali.

Per i dati in nostro possesso, stando alla valutazione globale della qualità dell’aria il dato del 2006 (che è l’anno di riferimento per il rapporto di Legambiente reso noto in questi giorni n. d. r. ) non si discosta in maniera significativa dal dato del 2005”. Il prof. Giorgio Assennato, il responsabile dell’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, ha letto la versione integrale del rapporto Legambiente, e ne commenta i risultati, evidenziando che l’utilità di questi monitoraggi periodici ad ampio spettro risiede essenzialmente nella possibilità di evidenziare alcune variazioni qualitative e quantitative registrate da un anno all’altro, ma anche nella possibilità che essi servano da sprone agli enti locali.

Il 27 ottobre c’è la fiaccolata in città: «Inquinamento e tumori la ricerca dia una mano»
Inquinamento e tumori, per spezzare il binomio va rilanciata la ricerca. Punta a questo la fiaccolata della speranza che il prossimo 27 ottobre illuminerà con migliaia di fiammelle le strade di Taranto.

«Spegniamo le guerre, accendiamo la speranza», questo il nome della manifestazione voluta da «Aiutiamo Ipprocrate» che lega la sua storia soprattutto alla lotta per un secondo acceleratore lineare per curare gli ammalati di cancro. L’iniziativa cade nella decima giornata in cui l’associazione ricorda i morti per malattie oncologiche. Più ricerca e magari un ente soprannazionale che se ne occupi, è la richiesta oggi. Perché, nonostante siano migliorate le terapie e nonostante la chemioterapia sia meno invasiva, la gente continua a morire di cancro. Numerose le adesioni che stanno pervenendo all’organizzazione guidata da Francesco Ruggieri.

Nei giorni scorsi anche la cantante tarantina Mariella Nava ha aderito assicurando la sua presenza in qualità di testimonial. Anche il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, ha garantito che quella sera ci sarà. L'appuntamento per la fiaccolata è alle 18 del 27 ottobre in piazza Castello da dove poi ci si dirigerà verso il Duomo di San Cataldo dove sarà celebrata una messa.
“I rapporti periodici sull’ecosistema – dice Assennato alla “Gazzetta” – dovrebbero indurre gli amministratori a modificare i propri comportamenti, sia indicando lo stato attuale della propria realtà di riferimento, sia mostrando utili termini di paragone con altre realtà territoriali più progredite nel campo della politica ambientale. Anche se dobbiamo purtroppo ammettere che questa funzione di stimolo e di orientamento molto spesso cade nel vuoto…”.

Parlando di Taranto, impossibile non soffermarsi sul difficile rapporto ambientale fra l’industria e la città. Un fronte caldissimo, sul quale l’Arpa è impegnata a fondo, come stanno a dimostrare le recenti campagne di campionamento e di raccolta dei dati. “E’ necessario pretendere dalle industrie – dice Assennato – la messa in atto di tecnologie e interventi per migliorare la loro ecocompatibilità. A Taranto per fortuna non partiamo da zero, ma è chiaro che le imprese vanno seguite con grande attenzione, e spronate ad adottare provvedimenti sempre più efficaci”.

Assennato conferma anche alla “Gazzetta” la possibilità che si giunga quanto prima ad un accordo operativo con il Comune per un accordo di monitoraggio specifico sul territorio urbano, come aveva accennato ieri al nostro giornale l’assessore comunale all’Ambiente, Pastore.

“A breve avremo un incontro con il Comune di Taranto – dice il responsabile dell’Arpa – e noi siamo ovviamente disponibilissimi ad avviare un monitoraggio specifico per la città, integrando alcune centraline comunali attualmente dismesse con altre installazioni, studiando al meglio la collocazione e la sensibilità qualitativa e quantitativa dei sensori. Il tema dell’ambiente è troppo importante per non intervenire con una diagnosi rapida ed approfondita, tenendo alta la vigilanza e chiamando tutti ad un impegno approfondito”.

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