Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Qualcuno ha pensato ad un monitoraggio sulla popolazione?

Diossina nel mio corpo? Vorrei saperlo...

L'Associazione TarantoViva sta preparando una iniziativa che va in questa direzione. Perché se non guardiamo ed analizziamo i danni subiti, non diamo concretezza all’agire, perché il problema è che se non abbiamo chiara la storia di ciò che accaduto, se abbiamo pregiudicato la vita dei bambini, non abbiamo futuro.
26 ottobre 2007
Roberto De Giorgi

ILVA di Taranto Tre anni fa, in una piazza di Trani, conobbi il Paul Connett professore emerito di chimica presso Università St Lawrence Canton, che si batte da anni contro tutto ciò che bruciando crea diossina. Ricordo una slide in cui nel tracciare il quadro europeo sui dati della diossina, mostrava l’Irlanda come il paese con il dato più basso e la Germania invece con il dato più alto. Mancava l’Italia, l’unico paese con il dato in bianco. Il professore di fronte a quel deserto d’informazione, diceva che avendolo chiesto ai politici italiani, tutti gli avevano risposto con il “ bla, bla, bla” , Già, l’Italia è in ritardo. Sorrido pensando alla notizia di oggi, dove il Ministero dell’Ambiente, rispondendo ad una interrogazione dell’On Ludovico Vico, dice proprio così: che siamo in ritardo.

Dopo anni, la politica che fa? Prende atto del ritardo, dopo le varie esternazioni di Connett che come Rete abbiamo per due annate portato in giro per la Puglia, parlando di diossina; dopo l’esposto che insieme a legali e cittadini prima dell’estate scorsa abbiamo inviato al Governo, dopo le osservazioni all’AIA per l’ILVA fatte da quasi tutte le associazioni tarantine, dopo tutto questo la risposta è che… siamo in ritardo.

L’altro giorno, un medico di Napoli ha fatto le analisi su di se ed ha scoperto di avere tanta diossina nel corpo che se fosse stata una pecora, secondo le norme comunitarie e nazionali per la gestione del bestiame, sarebbe stata abbattuta. Ora diciamoci la verità il problema è più serio di quello che i tempi della politica possa comprendere, perché se io ho la diossina nel mio corpo vorrei saperlo per capire se i disturbi che ho dipendano da essa, vorrei sapere se convivo con i veleni, se questo progresso mi uccide o uccide i miei affetti, vorrei saperlo.

Al di là dei rilievi dell’Arpa e delle esternazioni sulla esigenza di ridurre la emissione di questa sostanza, vorrei sapere tutta quella che io ho mangiato in questi anni sta ancora nel mio corpo, vorrei saperlo. Una cosa ricordo di Connett, che della diossina è stato anche nel team degli scienziati che l’hanno scoperta e studiata per un quarantennio, che la diossina nell’uomo permane, ma le donne hanno un tragico vantaggio, possono liberarsene trasferendola al feto attraverso l’allattamento.

Allora vorrei sapere cosa stiamo facendo ai nostri bambini. L’Asl cosa fa? Ha pensato ad un monitoraggio sulla popolazione? L’analisi costa tanto ed è impensabile che un cittadino possa farlo da solo. La Regione che fa?

L'Associazione TarantoViva, che di medici ne ha tra i soci, sta preparando una iniziativa che va in questa direzione. Perché se non guardiamo ed analizziamo i danni subiti, non diamo concretezza all’agire, perché il problema è che se non abbiamo chiara la storia di ciò che accaduto, se abbiamo pregiudicato la vita dei bambini, non abbiamo futuro.

Articoli correlati

  • Vendola, Riva e Dio
    CyberCultura
    Esperimento con ChatGPT

    Vendola, Riva e Dio

    E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
    17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
    PeaceLink
    Ilva di Taranto:

    Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese

    La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese
    Ecologia
    A Bari le associazioni ambientaliste hanno preso la parola

    L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese

    Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Teatro e cittadinanza: sul palcoscenico la resistenza al disastro ambientale
    Cultura
    L'inquinamento ILVA va in scena

    Teatro e cittadinanza: sul palcoscenico la resistenza al disastro ambientale

    Un teatro che educa e mobilita sotto la regia di Maria Elena Leone. Strumento riflessione collettiva e mobilitazione delle coscienze. Vengono portate in scena emozioni e storie che parlano di dolore, lotta e speranza. Presente il regista teatrale tedesco Joscha Zmarzlik, studioso di Luigi Nono.
    10 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)