Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

In tutto il mese di gennaio del 2007 i superamenti di Pm10 furono solo otto

PM10: è già allarme nel 2008

Nei primi otto giorni dell’anno le centraline dell’Arpa hanno rilevato ben sei superamenti di polveri sottili al rione Tamburi. Anno nuovo. Aria vecchia. E sporca. Inizia all’insegna della continuità (purtroppo), il 2008 per quanto attiene l’inquinamento atmosferico.
10 gennaio 2008
Michele Tursi
Fonte: Corriere del Giorno

PM10 La rete di monitoraggio dell’Arpa Puglia nei primi otto giorni di gennaio ha già registrato sei superamenti del Pm10. Le temibili polveri sottili, si confermano, dunque, il vero problema per il capoluogo ionico e per la sua popolazione soffocata dai veleni dell’area industriale.

A pagare il prezzo più salato sono, ancora una volta quanti risiedono in prossimità di altiforni, impianti di raffinazione e cementifici, cioè gli abitanti del rione Tamburi. I superamenti della soglia di legge del Pm10 si sono verificati, infatti, nel popoloso quartiere periferico.

Dopo il black out dovuto all’interruzione della rete gestita dal Comune di Taranto per effetto del dissesto, il servizio viene svolto dall’Arpa Puglia che ha riattivato alcune centraline comunali in aggiunta a quelle del progetto Simage. Ai Tamburi sono ora in funzione due centraline dell’Arpa: una in via Archimede, l’altra in via Machiavelli. E sono state proprio queste a segnalare i picchi di Pm10 nel periodo compreso tra l’1 e l’8 gennaio.

Due sono stati registrati dalle apparecchiature di via Archimede, il doppio in via Machiavelli. In totale sei superamenti in otto giorni. Una bella media, soprattutto se confrontata con i dati di gennaio dello scorso anno. In tutto il mese di gennaio del 2007 i superamenti di Pm10 furono 8, spalmati sull’intera area urbana: due ciascuno nelle stazioni di via Archimede (Tamburi), via Speziale (Solito), Talsano e Paolo VI.

Otto giorni sono pochi in termini statistici, ma questi primi dati fanno temere che il 2008 in tema di qualità dell’aria, sarà peggiore dei dodici mesi appena trascorsi. I tecnici dell’Arpa non hanno ancora reso noto il rapporto mensile di dicembre. L’ultimo disponibile è quello di novembre durante il quale le centraline hanno registrato una tendenza alla diminuzione delle concentrazioni di Pm10 su tutta l’area tarantina.

“Coerentemente - scrive l’Arpa - si è registrato un numero inferiore di superamenti rispetto ai mesi precedenti, pur continuando a registrare alti valori di concentrazione nel sito di via Machiavelli con 8 giorni di superamenti che portano il totale del 2007 a 112 giorni di superamento”.

Sempre nel report di novembre l’Arpa annota che “le centraline per le quali il numerodi superamenti del valore limite giornaliero (50 microgrammi/m³), ha superato il numero di 35 giorni all’anno stabilito dalla legge, rimangono quelle di via Machiavelli (112) e quartiere Paolo VI (46)”. L’Arpa segnala infine che lo strumento per la rilevazione del Pm10 nella stazione di via Archimede è stato riattivato il 27 novembre 2007. Non è escluso, dunque, che se avesse regolarmente funzionato i superamenti sarebbero stati di più.

A scanso di equivoci, ribadiamo che questi dati sono disponibili e consultabili sul sito dell’Arpa Puglia (www.arpa.puglia.it). Accedere ai dati è facilissimo: una volta raggiunto il sito basta cliccare sul simbolo “Monitoraggio qualità dell’aria” e poi scegliere la provincia che
interessa.
Ribadiamo queste informazioni memori di quanto avvenuto qualche mese fa dopo la diffusione di alcuni dati sul Pm10. Il Comune, piuttosto che perseguire gli inquinatori, sembrò più interessato a rimproverare l’Arpa per non aver avvertito l’Ente della grave situazione ambientale.

Tutto si risolse con un incontro chiarificatore in cui Comune e Arpa si impegnarono a realizzare una maggiore collaborazione. Ci sembra che l’Agenzia regionale per l’ambiente, nonostante le ristrettezze di uomini e mezzi, stia svolgendo in pieno la sua parte. Ora attendiamo il Comune

Articoli correlati

  • Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo
    Processo Ilva
    ILVA di Taranto

    Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo

    PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
    19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?
    Ecologia
    PeaceLink sollecita il presidente della Regione Michele Emiliano

    Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?

    Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
    18 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)