Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Deragliato l'Atto di Intesa: comincia l'AIA con valore vincolante

L'Accordo ha come obiettivo quello di rendere vincolanti gli accordi per la riduzione dell'inquinamento industriale e per l'adozione delle migliori tecnologie disponibili. Abbiamo molta fiducia che l'accordo di oggi sia veramente una svolta: chi ha firmato non ci deluda. Rimaniamo in attesa di sapere come verranno convolti i comitati di cittadini e le associazioni ecologiste.
11 aprile 2008
Peacelink (Biagio De Marzo, Alessandro Marescotti)

- Finalmente è stato firmato l'Accordo di Programma tra Ministero dell'Ambiente, Regione Puglia, Enti Locali e le principali aziende presenti nell'area industriale di Taranto finalizzato al rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). L'Accordo ha come obiettivo quello di rendere vincolanti gli accordi per la riduzione dell'inquinamento industriale e per l'adozione delle migliori tecnologie disponibili.

Il carattere vincolante dell'AIA renderà cogenti le prescrizioni e la tempistica dei provvedimenti di ecosostenibilità da attuare nelle industrie. Gli accordi avranno cioè valore di legge, a differenza del precente "Atto di intesa" a carattere volontaristico con il quale, non a caso, l'Ilva ha potuto continuare a "prendere tempo" promettendo cose spesso rinviate all'incontro successivo.

Cosa significa questo? Che con il precedente Atto di Intesa la Regione Puglia e la Provincia di Taranto hanno perso letteralmente tempo di fronte alla "strategia delle promesse".

Tutto questo è stato realizzato ad uso e consumo dei mass media, offrendo passerelle alle buone intenzioni mentre gli inquinanti, invece di ridursi, sono spesso aumentati: ne è un esempio la diossina che è quasi raddoppiata dal 2007 al 2008.

PeaceLink e il Comitato per Taranto hanno più volte denunciato che quell'Accordo di Programma privo di efficacia vincolante e da un anno avevano richiesto l'attivazione dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).

La firma di oggi è il riconoscimento della correttezza della nostra richiesta.

Adesso infatti la procedura di riduzione dell'inquinamento è stata incardinata sull'AIA. Perché si è perso tutto questo tempo prima di attivare l'AIA? Che senso aveva tenere in vita un Atto di Intesa inutile che oggi è morto ingloriosamente?

Appare evidente che è definitivamente "deragliato" un Atto di Intesa dagli effetti inconcludenti. La "realtà effettuale" ha dimostrato che è stato un tavolo di trattativa che ha avuto una paradossale conseguenza: l'inquinamento a Taranto è aumentato anziché diminuire.

Il nuovo Accordo di Programma prevede la costituzione di un Comitato di Coordinamento, presso il Ministero dell'Ambiente, che svolgerà attività di supporto tecnico per le autorita' competenti in materia di AIA. Chiediamo che in questo comitato vengano nominati esperti competenti, impegnati con il cuore e con la mente nella stesura di una dettagliato programma di prescrizioni vincolanti finalizzate alla riduzione dell'inquinamento.

Ad esempio dovrà essere stabilito un campionamento in continuo della diossina nel camino E312 dell'lva e un monitoraggio costante dei fumi attraverso le più avanzate ed efficaci tecnologie. Si dovranno fissare dei tetti massimi annuali di emissioni e una riduzione della produzione nel caso tali tetti dovessero essere superati. Non potremo tollerare che nell'AIA tutti gli inquinanti della produzione a caldo rifiutata a Genova possano essere "trasferiti" a Taranto.

Dall'AIA attendiamo un drastico taglio di tutti gli inquinanti e una verifica puntuale delle reduzioni delle emissioni. Tutto dovrà essere visualizzabile su Internet: i cittadini dovranno poter constatare, mese dopo mese direttamente in prima persona, il miglioramento della situazione ambientale e la quantificazione delle emissioni industriali, camino per camino. Questa operazione di trasparenza esigiamo che venga attuata perché i cittadini meritano rispetto: i cittadini vogliono toccare con mano i risultati ottenuti, non solo conoscere delle semplici promesse come è spesso accaduto fino a ora.

Con il monitoraggio in continuo e la pubblicità dei dati su Internet potremo sapere se la notte continua lo scandalo dell'aumento delle emissioni delle polveri.

Rimaniamo in attesa di sapere come verranno convolti i comitati di cittadini e le associazioni ecologiste, in considerazione del fatto che la Convenzione di Aarhus prevede la partecipazione del pubblico a tutte le procedure ambientali.

Abbiamo molta fiducia che l'accordo di oggi sia veramente una svolta: chi ha firmato non ci deluda.

Per PeaceLink
Biagio De Marzo
Alessandro Marescotti

http://www.peacelink.it
http://www.tarantosociale.org

Articoli correlati

  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science
    Citizen science
    La democratizzazione dei dati ambientali

    Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science

    Grazie alla tecnologia e alla disponibilità di dati ambientali, Taranto è diventata una delle città più monitorate d'Italia, e i cittadini hanno accesso a una vasta gamma di informazioni, tra cui i livelli di benzene, resi noti online ora per ora tramite le centraline di monitoraggio.
    8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
    Ecologia
    Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17

    Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto

    Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.
    19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)