Riva «festeggia» col ministro «Emissioni ormai dimezzate»
Taranto e Roma collegate da un invisibile filo diretto. Ieri mattina a Palazzo di città le istituzioni annunciavano che avrebbero vincolato l'Ilva a tempi e limiti più rigidi per abbattere l'inquinamento e a Roma, al ministero dell'Ambiente, si stappava la bottiglia di champagne per i buoni risultati raggiunti e si annunciavano nuove iniziative. Era in corso un incontro tra il ministro Stefania Prestigiacomo e una delegazione dell'azienda guidata dal vice- presidente Fabio Riva.
Sulla scorta dei dati dell'ultimo rilevamento effettuato dall'Arpa sulle emissioni di diossine il ministro non ha fatto altro che «prendere atto dei risultati positivi al termine della terza campagna di monitoraggio al camino dell'impianto di agglomerazione dello stabilimento di Taranto». In particolare, è scritto in una nota del ministero, «i dati evidenziano che c'è stato un abbattimento di circa il 50 per cento delle emissioni. Ma i risultati potrebbero essere ancora migliori nei prossimi mesi».
Le note positive in arrivo dalla capitale non finiscono qui. Nel colloquio tra il ministro e i responsabili dell'Ilva «si è infatti deciso di anticipare di tre mesi gli interventi già programmati per diminuire tali emissioni mediante la costruzione dell'impianto per il sistema di additivazione dell'urea necessario all'abbattimento degli agenti inquinanti.
Con l'obiettivo di arrivare al più presto al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia). Per far questo nei primi giorni di settembre si terrà una conferenza di servizi per valutare i profili autorizzatori e spianare la strada alla rapida edificazione di questi impianti.
Nella stessa sede saranno poi individuate le soluzioni e i tempi per le attività di risanamento del sito». In altre parole, le stesse misure invocate a Palazzo di città venivano, nello stesso momento, annunciate nella capitale. I tempi più stretti senza dover attendere il 2014 per vedere abbattute le diossine, l'adozione di sistemi messi a disposizione dalla moderna tecnologia per non rimanere ristretti all'utilizzazione del-l'urea, un metodo che costa appena un milione di euro e non è ritenuto sufficiente all'obiettivo di 0.1 nanogranni per metro cubo.
Articoli correlati
- Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe
Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.12 settembre 2025 - Roberto Giua - Al Sindaco di Taranto Piero Bitetti
Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto
L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.Alessandro Marescotti - Assemblea dei movimenti per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 di Belém
Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost
Questa è la relazione letta a nome di PeaceLink all'incontro "Le armi o la vita" che si svolto a Roma. Al centro della relazione c'è il Carbon Mortality Cost della produzione siderurgica.8 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Glossario dell'Autorizzazione Integrata Ambientale
Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto
Si riporta il Parere Istruttorio Conclusivo con le 472 prescrizioni, il Piano di Monitoraggio e Controllo, il Decreto Ministeriale AIA e la proposta di Valutazione di Impatto Sanitario presentata da Acciaierie d'Italia. L’Autorizzazione Integrata Ambientale vale 12 anni a partire dal 12 luglio 2025.7 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network