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«Scorie radioattive un deposito a Nardò»

L'ha detto Maria Manieri, della direzione del Psi, a Vieste. Secondo Manieri - che rivolge un appello al presidente Vendola e al ministro Fitto perché intervengano - nel Leccese confluirebbero «le scorie delle 13 centrali nucleari»
21 settembre 2008
Mimmo Sammartino
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Nucleare VIESTE (FOGGIA) – «Il governo, in barba al federalismo e al piano energetico della Regione Puglia, ha già deciso non solo che si torna al nucleare ma anche i siti, sia per le centrali nucleari sia per le scorie, e due di questi sono previsti in Puglia, che viene indicata come una regione avanzata in Italia, con un piano energetico che punta molto sulle energie alternative». Lo ha dichiarato Maria Rosaria Manieri, della direzione nazionale del Partito Socialista, a Vieste nel corso della festa nazionale del partito.

Manieri rivolge un appello, condiviso dal segretario nazionale dei Verdi, Grazia Francescato, intervenuta alla kermesse socialista, perchè «il presidente della Regione svolga un’azione energica, ma soprattutto al ministro Fitto, che è della Puglia».

«Uno dei siti – ha aggiunto Manieri – è previsto nel Salento, che quest’anno è un fenomeno turistico rilevato a livello internazionale».

In questo «sito che è a Nardò, in provincia di Lecce – ha concluso – farebbero confluire le scorie delle 13 centrali nucleari che non riescono a smaltire altrove. Sarebbe un disastro per il Salento, che ha una vocazione turistica emergente, e soprattutto non si dà sicurezza in un pubblico dibattito per trovare una soluzione condivisa con le popolazioni locali».

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