Da oggi il governo è libero di costruire centrali nucleari in Italia e di individuare siti per depositare le scorie radioattive: ma di quale sviluppo parliamo?
Le famose centrali nucleari del governo Berlusconi seguono i siti delle scorie e degli impianti nucleari. E’ questa la conclusione dell'incontro con l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Michele Losappio
Il federalismo delle scorie e delle risorse. I grossi interessi dei nuclearisti e la fine della ricerca sulle energie rinnovabili. Ai Parlamentari Lucani chiediamo di ricordarsi la terra da cui provengono e la grande mobilitazione di Scanzano.
L'ha detto Maria Manieri, della direzione del Psi, a Vieste. Secondo Manieri - che rivolge un appello al presidente Vendola e al ministro Fitto perché intervengano - nel Leccese confluirebbero «le scorie delle 13 centrali nucleari»
Qual’e’ sarà il futuro della trisaia e dei suoi ricercatori se svaniscono i fondi della ricerca sulle energie alternative a favore della lobby e del nucleare dopo che sono stati investiti in Trisaia ingenti fondi della legge 64 e persino del patto dei giovani?
Dialogo di una scrittrice preoccupata con un amico esperto di Monaco di Baviera. Gli esperti: alle prossime generazioni lasciamo bombe nel sottosuolo. «Perché secondo te la Cina si incaponisce su un piccolo Paese povero arrampicato sulle montagne? «Il Tibet possiede miniere di uranio».
Una sorta di «effetto Scanzano», con tanto di manifestazioni pubbliche di cittadini e ambientalisti, è in corso nello Stato americano dello Utah. Oggetto della reazione popolare è la notizia che la Energy Solutions Inc. ha comunicato alla United States Nuclear Regulatory Commission l'intenzione di importare 20.000 tonnellate di rifiuti radioattivi dall'Italia
In una situazione attuale, in cui l’Italia è costretta a convivere con molti dei problemi irrisolti dovuti ai lasciti del nucleare, contrariamente alle decisioni energetiche assunte da Germania e Spagna, l’anacronistica affermazione di Berlusconi minaccia tutti gli sforzi compiuti dai cittadini per la messa in campo di politiche rivolte allo sviluppo sostenibile
Le vecchie scorie nucleari italiane continuano ad appesantire le nostre bollette La bolletta elettrica aumenta da quest´anno di un altro 4,5%. E intanto continuiamo a pagare per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi che a più di vent´anni dal referendum che disse no al nucleare, non sappiamo dove mettere
"Non affaticarti nell'esaudire i desideri di tanti bambini dell'Africa e dell'Asia , finalmente è stato creato un giocattolo che accontenterà tutti e non ne serviranno tanti, ma uno solo".
L'Enea dalle alternative passa al nucleare? Tra gli enti che dovranno decidere dove ubicare il deposito nazionale di scorie nucleari c’e’ anche l’Enea, che assume un ruolo di primo piano nella scelta del sito.
26 novembre 2007 - NO SCORIE TRISAIA
La Basilicata non vuole materiale nucleare statunitense
Si scorgevano i fazzoletti bianchi nelle mani di chi si asciugava le lacrime. C'era chi chinava il capo e chi cantava. C'era quella musica ritmata con leggerezza che ci risollevava il morale ricordandoci che esiste sempre la speranza, parola ricorrente assieme alla parola "presenza", nei canti.
Per ogni miliardo di dollari speso nel settore militare si creano circa 11.200 posti di lavoro. Ma lo stesso miliardo investito in sanità ne crea 14.300, nell’istruzione 15.500, nelle energie rinnovabili 16.800.
Aumentare le spese per la difesa fino al 2% del Pil, come richiesto dalla NATO, farebbe salire il debito pubblico italiano oltre il 137% nel 2028. Nessun effetto moltiplicatore economico: ogni euro speso per la guerra rende meno di quello che toglie. Una perdita secca per la collettività.
Comunicato di AIMPGN - Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare - alla morte di Papa Francesco
21 aprile 2025 - Michele Di Paolantonio (Presidente di AIMPGN, Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare, sezione italiana di IPPNW)
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