Sì a maggioranza alle nuove norme per le emissioni di diossina
Incarta il sì a maggioranza della quinta commissione del presidente Pietro Mita (con il voto favorevole anche del consigliere Antonio Scalere, Udc), lo schema di disegno di legge che contiene le norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio e i limiti per le emissioni di diossina e furani
“Saremo in aula al più tardi martedì 16, se non addirittura il 9 – ha sottolineato l’assessore all’ecologia, Michele Losappio - la legge è stata votata a maggioranza con l’astensione del centrodestra senza modifiche nei due punti fondamentali che riguardano la quantità delle emissioni e le due date di scadenza, come termini imposti. Quindi, l’impianto ha retto il confronto con la commissione a dimostrazione del buon lavoro fatto dall’Arpa e dell’assessorato.
Sono stati accolti all’unanimità tutti gli emendamenti presentati dal governo. In particolare è stato eliminato il riferimento dei valori limiti di emissioni “riferiti ad un tenore di ossigeno del 15.5% per i gas di scarico”. Ancora, con gli emendamenti sono stati inseriti i riferimenti allo Statuto della Regione Puglia come richiamo normativo e per quello che riguarda il superamento dei limiti, si terrà conto del protocollo di Aarhus.
«Apprezziamo – dice De Bartolomeo – se, come viene detto in dichiarazioni e notizie, siamo stati ascoltati, ma vorremmo si tenesse conto anche di un altro nostro emendamento che giudichiamo fondamentale, e non per dilatare nel tempo interventi a tutela della salute». «Per i limiti stabiliti per il dicembre 2010, infatti, occorrerebbe un impianto da realizzare ex novo – spiega De Bartolomeo – che però nell’attuale area dell’Ilva a Taranto non si può realizzare: occorrerà, dunque, un adeguamento dell’attuale impianto da compiere mentre l’impianto stesso continuerà ad essere in esercizio». Questo adeguamento avverrà in quattro moduli per completare i quali – aggiunge il presidente di Confindustria Puglia – «avevamo chiesto che, solo ed esclusivamente nel caso si fosse reso necessario, si prevedesse la possibilità di un’eventuale deroga alla scadenza del 31 dicembre 2010».
Rimangono invariati le scadenze e i valori limiti da raggiungere: entro il 1 aprile del 2009 la diossina e i furano dovranno rispettare il limite di 2,5 ngTEQ/Nmc e a partire dal 31 dicembre del 2010 il limite diventa di 0,4 ngTEQ/Nmc.
Il capogruppo di Forza Italia, Rocco Palese, ha motivato l’astensione in commissione sottolineando delle perplessità circa i tempi, “forse si possono anticipare le date – ha detto – sono disponibile a votare la legge in aula, se riuscite a fornire assicurazioni su questa mia incertezza circa la scadenza del 31 dicembre del 2010, perché sono convinto che esistano gli spazi per poterla anticipare.
Visti gli obiettivi proposti dalla legge di prevenzione e tutela della salute del territorio è evidente che attendiamo dal governo regionale anche risposte di natura finanziaria da esplicitare in aula per il risanamento ambientale complessivo della città di Taranto”.
Pietro Lospinuso (An Pdl), ha chiesto rassicurazioni al governo sulla eventualità che le procedure per la riduzione delle emissioni dell’Ilva non producano danni peggiori della diossina stessa. L’assessore ha sottolineato che al momento l’Ilva non ha presentato alcun progetto “e non esiste nemmeno un crono programma, attendiamo con interesse. “ – ha detto.
“Una legge assolutamente necessaria per la salvaguardia della salute pubblica – ha detto l’esponente della sinistra democratica, Michele Ventricelli – visti i dati registrati dall’Arpa Puglia sull’inquinamento ambientale causato dall’emissione di diossina dall’Ilva di Taranto, che a questo punto, dovrà adeguarsi a quanto previsto dal protocollo di Aarhus ratificato dallo Stato italiano con legge nel 2006”.
Anche il neoassessore al bilancio, Michele Pelillo, ha manifestato la sua soddisfazione per “l’importante iniziativa legislativa che riguarda tutta comunità jonico-salentina. Questa legge ristabilisce l’equilibrio fra diritto al lavoro e diritto alla salute. È una buona notizia soprattutto per i cittadini di Taranto”.
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