Regione, primo sì alla legge anti diossina
Il provvedimento, fortemente voluto dal presidente Nichi Vendola, approderà in consiglio regionale il prossimo 16 dicembre. Da quel momento per l´Ilva scatterà un inesorabile conto alla rovescia.
La fabbrica dei veleni, che produce più diossina di tutte le industria di Svezia, Spagna, Austria e Gran Bretagna messe insieme, dovrà dimezzare le sue emissioni entro il primo aprile del prossimo anno. Per poi portarle, nel 2011, al di sotto della media consentita dai parametri Ue, ignorati dall´Italia.
Lo stabilimento siderurgico tarantino sarà obbligato dalla Regione a stravolgere il suo ciclo produttivo: lo scorso febbraio erano 8 i nanogrammi di diossina che fuoriuscivano dalle ciminiere più inquinanti d´Europa. Entro il 31 dicembre 2010 questa quota dovrà scendere sotto la quota di 0,4 nanogrammi. Oppure, l´Ilva potrebbe essere costretta alla chiusura.
Dopo settimane di audizioni e scontri con il ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che ha intimato più volte alla Puglia di fare un passo indietro su questo provvedimento, ieri il testo è stato licenziato dalla commissione Ambiente della Regione. A sostenere il testo - redatto dall´assessore all´Ambiente, Michele Losappio con la collaborazione del direttore dell´Arpa, Giorgio Assennato - tutti i consiglieri della maggioranza e Antonio Scalera dell´Udc.
Il Comune attende ora con fiducia il prossimo 16 dicembre, giorno in cui la legge dovrebbe approdare in Consiglio Regionale. «Si spera che almeno in quella sede il provvedimento venga approvato all’unanimità, non essendo questa legge assolutamente un provvedimento contro i lavoratori, anzi l’Amministrazione Comunale e la Regione hanno sempre tenuto alla salvaguardia dei posti di lavoro - e conclude l’assessore - voglio ancora una volta chiarire che le grandi industrie che insistono ed operano sul territorio devono adottare tutte quelle misure per la salvaguardia della salute garantendo nel contempo la sicurezza del posto di lavoro e la tutela dei lavoratori e dei cittadini».
L´opposizione di centrodestra, invece, nonostante gli sforzi di mediazione del presidente della commissione Pietro Mita, non ha votato il provvedimento. Ma il capo dell´opposizione in consiglio regionale, Rocco Palese, ha tentato di mischiare le carte in vista di un colpo gobbo da assestare in consiglio regionale. Se fino a due giorni fa Forza Italia era allineata con Confindustria che chiedeva - e ha chiesto ancora una volta, ieri - di prorogare il termine ultimo del 2010 - ieri il centrodestra non ha votato il testo perché, ha dichiarato Palese: "Siamo convinti che le emissioni diossina si possano abbattere anche prima della data indicata da Vendola". Parole che nascondono un´imboscata che il centrodestra sta preparando per il consiglio regionale del prossimo 16 dicembre, quando la legge approderà in consiglio. "Spiace che il Ministro dell´Ambiente si contraddetta e rimedi simili figure da parte dei suoi stessi esponenti di schieramento - ha dichiarato Losappio - ma soprattutto spiace che la Prestigiacomo si sia trasformata in speaker della grande industria piuttosto che in difensore dell´ambiente e della salute".
Soddisfatto anche l´assessore tarantino, Michele Pelillo: "Il 16 dicembre per Taranto sarà una grande giornata di festa". Il coordinamento delle associazioni ambientaliste Alta Marea, in quella data, replicherà a Bari la marcia contro l´inquinamento che la scorsa domenica ha sfilato per le vie della città jonica.
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