Legge Anti-diossina, Lettera aperta ai Consiglieri Regionali
La seduta del Consiglio Regionale del 16 dicembre 2008, fissata per l'approvazione della legge recante «Norme a tutela della salute e dell'ambiente: limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina ed altre sostanze», costituisce, per tutti i Consiglieri Regionali, e non solo per quelli che sono stretta espressione del territorio provinciale di Taranto, un'occasione storica e irripetibile per fare Politica con la P maiuscola!
La fissazione dei limiti delle immissioni inquinanti, con previsione di tempi e metodi inderogabili, porrà la grande industria dell'area tarantina nelle condizioni di non poter ulteriormente procrastinare l'adozione delle cosiddette "migliori tecnologie disponibili".
A tale proposito, ALTAMAREA ha già avuto modo di informare i Consiglieri Regionali della disponibilità sul mercato di tecnologie, come quelle adottate presso le acciaierie austriache di Linz, idonee ad assicurare una riduzione degli inquinanti in percentuali superiori al 90%, con realizzazione di interventi strutturali ed impiantistici da avviare in esercizio in tempi del tutto compatibili con quelli stabiliti nel disegno di legge regionale.
Ma incentrare la discussione soprattutto sui tempi e metodi di applicazione delle BAT, preoccupandosi eccessivamente delle problematiche industriali che, per legge, devono restare solo ed esclusivamente a carico della grande impresa siderurgica, significa svuotare di significato, con grave offesa alla sensibilità, al senso etico e anche all'intelligenza di coloro che oggi sono chiamati ad esprimere il voto in Consiglio Regionale, quello che è e deve rimanere il reale e primario obiettivo della nuova normativa regionale: la tutela della salute dei cittadini!
Un argomento, questo, sul quale il popolo di Taranto, ma anche quello di tutto il territorio regionale, non ammette dubbi e incertezze! Oltre alla crescita spaventosa (e certamente riconducibile alle attività industriali di Taranto e Brindisi) delle patologie tumorali in tutto il Salento e in tutta la dorsale della Murgia, non si può prescindere, poi, dal considerare le gravissime conseguenze che l'intera Puglia è costretta a scontare anche in termini di immagine: certamente, la presenza dei grandi insediamenti industriali non compatibili con l'ambiente non giova a nessuno, anzi mortifica le coscienze e gli sforzi di tutta la cittadinanza pugliese e di quell'universo di operatori economici impegnati nello sviluppo delle attività eco-sostenibili quali, ad esempio, quelle legate all'agricoltura, alla zootecnia e al turismo.
E allora, l'appello di ALTAMAREA ad esprimere un chiaro voto favorevole, neppure di astensione, è rivolto a tutti i Consiglieri Regionali presenti oggi in Aula, nessuno escluso, ovviamente con particolare riguardo a quelli dell'opposizione, tra i quali si annoverano noti e stimati professionisti impegnati nei settori dell'economia, del diritto, della formazione e, soprattutto, della sanità e del mondo scientifico: la battaglia di legalità, su cui oggi siete chiamati a dare una risposta, riguarda la salvaguardia e la tutela dell'aria, ma anche del suolo, delle falde acquifere, del mare, dei fiumi, del paesaggio, insomma, di tutte le risorse della nostra meravigliosa Regione.
L'ultima raccomandazione, la più ovvia, è rivolta ai Consiglieri Regionali di Taranto e provincia e ai Sindaci dei Comuni interessati dall'inquinamento prodotto dalle industrie tarantine, non soltanto quelli partecipanti ai vari tavoli istituzionali: il popolo di ALTAMAREA non ammetterà alcun passo falso e saprà essere riconoscente nei confronti di chi si mostrerà, senza tentennamenti e scevro da condizionamenti e strategie partitiche di basso profilo, a favore della salute dei Cittadini e del Territorio."
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