Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Legge Anti-diossina, Lettera aperta ai Consiglieri Regionali

L'appello di ALTAMAREA ad esprimere un chiaro voto favorevole, neppure di astensione, è rivolto a tutti i Consiglieri Regionali presenti oggi in Aula, nessuno escluso, ovviamente con particolare riguardo a quelli dell'opposizione.
15 dicembre 2008
Altamarea (Gruppo di Coordinamento)

-
La seduta del Consiglio Regionale del 16 dicembre 2008, fissata per l'approvazione della legge recante «Norme a tutela della salute e dell'ambiente: limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina ed altre sostanze», costituisce, per tutti i Consiglieri Regionali, e non solo per quelli che sono stretta espressione del territorio provinciale di Taranto, un'occasione storica e irripetibile per fare Politica con la P maiuscola!

La fissazione dei limiti delle immissioni inquinanti, con previsione di tempi e metodi inderogabili, porrà la grande industria dell'area tarantina nelle condizioni di non poter ulteriormente procrastinare l'adozione delle cosiddette "migliori tecnologie disponibili".

A tale proposito, ALTAMAREA ha già avuto modo di informare i Consiglieri Regionali della disponibilità sul mercato di tecnologie, come quelle adottate presso le acciaierie austriache di Linz, idonee ad assicurare una riduzione degli inquinanti in percentuali superiori al 90%, con realizzazione di interventi strutturali ed impiantistici da avviare in esercizio in tempi del tutto compatibili con quelli stabiliti nel disegno di legge regionale.

Ma incentrare la discussione soprattutto sui tempi e metodi di applicazione delle BAT, preoccupandosi eccessivamente delle problematiche industriali che, per legge, devono restare solo ed esclusivamente a carico della grande impresa siderurgica, significa svuotare di significato, con grave offesa alla sensibilità, al senso etico e anche all'intelligenza di coloro che oggi sono chiamati ad esprimere il voto in Consiglio Regionale, quello che è e deve rimanere il reale e primario obiettivo della nuova normativa regionale: la tutela della salute dei cittadini!

Un argomento, questo, sul quale il popolo di Taranto, ma anche quello di tutto il territorio regionale, non ammette dubbi e incertezze! Oltre alla crescita spaventosa (e certamente riconducibile alle attività industriali di Taranto e Brindisi) delle patologie tumorali in tutto il Salento e in tutta la dorsale della Murgia, non si può prescindere, poi, dal considerare le gravissime conseguenze che l'intera Puglia è costretta a scontare anche in termini di immagine: certamente, la presenza dei grandi insediamenti industriali non compatibili con l'ambiente non giova a nessuno, anzi mortifica le coscienze e gli sforzi di tutta la cittadinanza pugliese e di quell'universo di operatori economici impegnati nello sviluppo delle attività eco-sostenibili quali, ad esempio, quelle legate all'agricoltura, alla zootecnia e al turismo.

E allora, l'appello di ALTAMAREA ad esprimere un chiaro voto favorevole, neppure di astensione, è rivolto a tutti i Consiglieri Regionali presenti oggi in Aula, nessuno escluso, ovviamente con particolare riguardo a quelli dell'opposizione, tra i quali si annoverano noti e stimati professionisti impegnati nei settori dell'economia, del diritto, della formazione e, soprattutto, della sanità e del mondo scientifico: la battaglia di legalità, su cui oggi siete chiamati a dare una risposta, riguarda la salvaguardia e la tutela dell'aria, ma anche del suolo, delle falde acquifere, del mare, dei fiumi, del paesaggio, insomma, di tutte le risorse della nostra meravigliosa Regione.

L'ultima raccomandazione, la più ovvia, è rivolta ai Consiglieri Regionali di Taranto e provincia e ai Sindaci dei Comuni interessati dall'inquinamento prodotto dalle industrie tarantine, non soltanto quelli partecipanti ai vari tavoli istituzionali: il popolo di ALTAMAREA non ammetterà alcun passo falso e saprà essere riconoscente nei confronti di chi si mostrerà, senza tentennamenti e scevro da condizionamenti e strategie partitiche di basso profilo, a favore della salute dei Cittadini e del Territorio."

Articoli correlati

  • Si fa presto a dire
    Laboratorio di scrittura
    Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA

    Si fa presto a dire

    Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
    18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
    Ecologia
    Comunicato stampa con allegati

    La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva

    Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
    18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
    Ecologia
    Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia

    Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto

    Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.
    11 luglio 2024 - AGI
  • Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
    Ecologia
    Piccolo Bignami per chi si fosse perso

    Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA

    La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
    25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)