Taranto scende in piazza contro l'Ilva e su Internet scatta la mobilitazione
La marcia contro l’Ilva è in programma domani ma intanto su Internet continua a montare la protesta. “Abbiamo aperto questo gruppo per denunciare tutto quello che i sindacati puntualmente non fanno”.
Decine e decine i dipendenti dell’Ilva di Taranto che hanno scelto Facebook e il web per manifestare la propria rabbia e la propria preoccupazione riguardo a quanto sta accadendo. L’accordo con i sindacati ha permesso a millecinquecento tute blu di evitare la cassa integrazione ma su blog, siti e forum le preoccupazioni per il futuro caratterizzano il dibattito.
“Di Taranto si parla poco, troppo poco. Con l’erronea convinzione che i suoi problemi siano “locali”. Che riguardino una manciata, seppur folta, di persone” scrive Stefania Divertito su Metronews.it. “E invece no – continua - Taranto è la città più inquinata d’Europa. Che produce il 90% delle diossine d’Italia. Dove, nell’indifferenza del resto del Paese, si muore di tumore più che altrove. E a tutte le età”. “Il popolo inquinato”, si è dato appuntamento per domani per una manifestazione contro l’Ilva.
Tra le varie richieste l’applicazione della legge regionale e il monitoraggio continuo degli inquinanti che fuoriescono dai camini dell’Ilva. E che si possa indire il referendum consultivo che invece continua a slittare. Il consiglio comunale ha stabilito (maggioranza centrosinistra) che la consultazione sul futuro dell’Ilva non possa coincidere con l’election day di marzo. E adesso si cerca una nuova data. Commenti e opinioni anche sul blog comitatopertaranto.blogspot.com.
“La truffa viaggiava a colpi di fatture. Gonfiate all´inverosimile per spillare milioni di euro all´Ilva, il colosso dell´acciaio che a Taranto ha lo stabilimento siderurgico più grande d´Europa” si legge su blog.libero.it/ILVASpa/view.php?nocache=1259338018.
La polemica incalza sul web: anche su bari.repubblica.it tanti operai si dicono “preoccupati per le nostre famiglie e per il nostro futuro”.
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