Ilva, Clini: accordo entro la prossima settimana
Una decina di giorni per voltare pagina dopo oltre 100 anni di inquinamento a Taranto. Ora che le inchieste per disastro ambientale rischiano di chiudere lo stabilimento dell'Ilva, il governo annuncia «un patto per Taranto» per arrivare «entro la prossima settimana a un accordo quadro o un protocollo di intesa» per garantire la salvaguardia dell'ambiente, della salute e della produzione che dà lavoro a 12 mila persone. I sindacati giudicano questi impegni «incoraggianti», anche se la preoccupazione resta alta perchè è in gioco il futuro di un grande impianto del Mezzogiorno, che rifornisce gran parte dell'industria nazionale.
È il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, a fare il punto al termine di una doppia riunione a Palazzo Chigi, prima ASsieme ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, e allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, con i rappresentanti di Regione ed enti locali e diversi parlamentari pugliesi; poi con le parti sociali. Il ministro incontrerà l'azienda (martedì 24 secondo fonti sindacali), per poi finalizzare in un nuovo tavolo, giovedì 26, un'intesa quadro che individuerà nel dettaglio i progetti da finanziare, le risorse, i modi e i temi. La cabina di regia spetterà alla Regione Puglia, mentre le parti sociali e le aziende parteciperanno al monitoraggio.
Le misure potrebbero riguardare, secondo il ministro, «interventi tecnologici sugli impianti» e «il risanamento delle zone del territorio maggiormente esposte» finanziate anche con risorse dei fondi strutturali e, in particolare, del piano operativo nazionale ricerca e competitività. Più in dettaglio, sui fondi nazionali che potrebbero essere stanziati si è espresso il deputato dell'Udc, Salvatore Ruggeri, che ha parlato di 180-190 milioni di euro «tra 95 milioni del Pon e altri 92 milioni da altri fondi del Cipe».
«L'Italia ha potuto fruire dei sacrifici di Taranto», ha detto il governatore della Puglia, Nichi Vendola, chiedendo al Paese di «dare un segnale di speranza a quella città nel segno della conciliazione tra le ragioni del lavoro e le ragioni della salute».
Secondo il vicepresidente di Confindustria per il Mezzogiorno, Alessandro Laterza, Taranto potrebbe essere trasformata in «un modello» con «un progetto di area, una smart area con un forte concentrazione industriale».
«Lavoreremo perchè l'accordo sia condiviso dell'azienda», ha detto Clini. Mentre il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha sottolineato che «l'azienda potrà avere garanzie e non avrà più alibi per operare come in passato».
La leader della Cgil, Susanna Camusso, ha aggiunto che il percorso iniziato oggi «non può concludersi se non responsabilizzando l'azienda sulle scelte che si andranno a fare, perchè incombono possibili decisioni che vanno nella direzione opposta a quella della prospettiva produttiva». Se non si trovasse una soluzione, conclude il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, per il Paese «sarebbe il più grande spot negativo che nessun viaggio interplanetario del presidente del Consiglio sarebbe in grado di recuperare. Sarebbe la prova che abbiamo smarrito la strada per tornare a produrre ricchezza, che è finita».
Articoli correlati
- Procedura AIA (autorizzazione integrata ambientale) per lo stabilimento ILVA di Taranto
Il Parere Sanitario del Sindaco di Taranto
E’ stato reso pubblico dal Ministero dell’Ambiente il parere con cui il Sindaco di Taranto ha espresso dissenso motivato nei confronti delle prescrizioni dell’AIA contenute nel PIC (parere istruttorio conclusivo) per lo stabilimento siderurgico. Si possono qui leggere le ragioni sanitarie.1 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Acciaierie d'Italia, accertato stato passivo per un valore di 5,4 miliardi euro
I debiti di chi gestisce lo stabilimento ILVA al 2025 ammontano a 5,4 miliardi di euro
Presso il Tribunale di Milano è stata tracciata la mappa dei creditori del Gruppo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria. E' il quadro complessivo dell’indebitamento fino a ora accertato. - Una traccia di lavoro da precisare e arricchire
Richieste al Sindaco di Taranto in materia di salute pubblica e impatti ambientali
Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025
Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA
Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network