Lettera al Sindaco di Taranto
Urgente decontaminare il quartiere Tamburi di Taranto
La polvere di diossina va rimossa con i soldi dell'ILVA, applicando la prescrizione n. 96 dell'AIA.
3 marzo 2016
Associazione PeaceLink
È ormai accertato che sono anni che la diossina ha gravemente contaminato il quartiere Tamburi, come riportato con i recenti accertamenti sui drammatici picchi registrati nel 2014 e 2015, eventi di intensità senza eguali in Italia.

Quella diossina caduta per strada e nelle aree pubbliche va rimossa urgentemente.
PeaceLink chiede al Sindaco di Taranto di applicare con estrema urgenza l'ultima prescrizione (la n.96) dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata il 26 ottobre 2012, che prevede quanto segue: "Si prescrive all'Ilva su specifica richiesta dei Sindaci dei Comuni di Taranto e di Statte, di garantire alle medesime autorità comunali il ristoro degli oneri derivanti ai comuni dalla pulizia delle aree prospicienti lo stabilimento e di tutte le aree pubbliche dei Tamburi". (1)
Tale prescrizione aveva scadenza in data 27 ottobre 2012 ma non è stata attuata: il Sindaco di Taranto non ha mai richiesto all'ILVA lo svolgimento di questi lavori a spese dell'azienda.
L'onere delle spese, infatti, è in virtù dell'AIA a totale carico dell'azienda ILVA e non del Comune di Taranto.
Per PeaceLink
Antonia Battaglia
Fulvia Gravame
Luciano Manna
Alessandro Marescotti
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