Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Il nuovo Piano Ambientale dell'ILVA

La "controproposta migliorativa" che Di Maio attende da Arcelor Mittal

Vi spiego perché la strategia del ministro dello Sviluppo Economico non mi convince. Non va infatti imboccata una snervante trattativa sul piano ambientale ma va applicato l'articolo 29 octies del dlgs 152/2006 che prevede il riesame dell'AIA; in tale procedura i paletti ambientali vengono fissati dall'Autorità competente, ossia dal Ministero dell'Ambiente, e non sono negoziabili
21 luglio 2018

"Questo governo non ha considerato soddisfacente il piano occupazionale e il progetto di attuazione del piano ambientale per questo è stato richiesto ad ArcelorMittal di presentare una controproposta migliorativa".

Come far recedere Arcelor Mittal dal contratto

Se la strategia del ministro Di Maio è quella di far recedere Arcelor Mittal dal contratto, la strada vincente non è quella di una snervante trattativa, che porterebbe comunque argomenti a favore dell'azienda, nel caso in cui il governo non accettasse la controproposta. Arcelor Mittal potrebbe infatti dire: se non accettate il mio piano migliorativo la responsabilità è vostra e io mi rivalgo nei vostri confronti dato che avete firmato un contratto. 

Se invece si segue il riesame dell'AIA, alla luce di sopravvenute evidenze sanitarie e ambientali recepite dal nuovo governo, Arcelor Mittal non può rivalersi se il Ministero dell'Ambiente e della Sanità invocano procedure (per di più di cautela dei beni primari della vita e della salute) previste dalla legge e che nessun contratto posto in essere può inibire, a meno che non si riconosca che un contratto abbia preminenza sulle leggi dello Stato, il che sarebbe gravissimo. 

Inoltre il governo attuale con un decreto può abrogare l'immunità penale senza la quale mai e poi mai Arcelor Mittal accetterebbe di produrre sapendo di poter finire da un momento all'altro sotto inchiesta. Pertanto sarebbe auspicabile che il governo abroghi subito l'immunità penale, assolutamente inaccettabile. E' incomprensibile la ragione per cui l'attuale governo non lo abbia ancora fatto, conservando una vergognosa eredità dei governi precedenti.

Infine è bene ricordare che prima di adottare un "miglioramento" del piano ambientale vanno calcolati i morti e i feriti della nuova strategia, con una Valutazione del Danno Sanitario (VDS), ben sapendo che nessun miglioramento è accettabile se - valutato in anticipo con appositi modelli previsionali della VDS - persiste un eccesso di mortalità e di riceveri con impianti accessi a poche centinaia di metri dalle abitazioni. 

Questo ha dichiarato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio in Parlamento sul piano Ilva presentato da ArcelorMIttal. 

Su questo sono in disaccordo con Di Maio. 

La procedura prevista dalla legge è il riesame dell'AIA e non la richiesta di "controproposte migliorative".

L'AIA (Aurorizzazione Integrata Ambientale) non è una trattativa, non è un'asta a cui partecipa l'azienda facendo proposte via via migliorative.

L'AIA è una procedura ben regolamentata dalla normativa europea e nazionale (dlgs 152/2018) che prevede il riesame dell'AIA sulla base di punti inderogabili dall'Autorità Competente, non la "trattativa al rialzo" lasciata al buon cuore dell'azienda.

E' inoltre anomalo che questa trattativa - da cui viene escluso il pubblico e di cui non vi è alcuna trasparenza - avvenga al Ministero dello Sviluppo Economico senza coinvolgere il Ministero dell'Ambiente, essendo quest'ultimo l'Autorità Competente riconosciuta dalla legge nella riformulazione degli standard ambientali di uno stabilimento.

Ecco perché non sono d'accordo con questa procedura adottata da Di Maio.

Arcelor Mittal non deve scriversi le prescrizioni ambientali. Le prescrizioni ambientali le scrive l'Autorità Competente (il Ministero dell'Ambiente) e non il Minisero dello Sviluppo Economico e tanto meno Arcelor Mittal. La riscrittura del piano ambientale deve avvenire in forma di RIESAME DELL'AIA, alla luce dell'articolo 29 octies, punto 4, del dlgs 152/2006 che stabilisce quanto segue:

4. Il riesame è inoltre disposto, sull'intera installazione o su parti di essa, dall'autorità competente, anche su proposta delle amministrazioni competenti in materia ambientale, comunque quando:

a) a giudizio dell'autorità competente ovvero, in caso di installazioni di competenza statale, a giudizio dell'amministrazione competente in materia di qualità della specifica matrice ambientale interessata, l'inquinamento provocato dall'installazione è tale da rendere necessaria la revisione dei valori limite di emissione fissati nell'autorizzazione o l'inserimento in quest'ultima di nuovi valori limite, in particolare quando è accertato che le prescrizioni stabilite nell'autorizzazione non garantiscono il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; 
b) le migliori tecniche disponibili hanno subito modifiche sostanziali, che consentono una notevole riduzione delle emissioni; 
c) a giudizio di una amministrazione competente in materia di igiene e sicurezza del lavoro, ovvero in materia di sicurezza o di tutela dal rischio di incidente rilevante, la sicurezza di esercizio del processo o dell'attività richiede l'impiego di altre tecniche; 
d) sviluppi delle norme di qualità ambientali o nuove disposizioni legislative comunitarie, nazionali o regionali lo esigono; 
e) una verifica di cui all'articolo 29-sexies, comma 4-bis, lettera b), ha dato esito negativo senza evidenziare violazioni delle prescrizioni autorizzative, indicando conseguentemente la necessità di aggiornare l'autorizzazione per garantire che, in condizioni di esercizio normali, le emissioni corrispondano ai "livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili.".

Articoli correlati

  • Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo
    Processo Ilva
    ILVA di Taranto

    Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo

    PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
    19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?
    Ecologia
    PeaceLink sollecita il presidente della Regione Michele Emiliano

    Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?

    Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
    18 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)