Ex Ilva: Peacelink, rischio cancerogeno inaccettabile
Ex Ilva: Peacelink, rischio cancerogeno inaccettabile (2)
Pubblicato: 18/06/2021 09:01
(AGI) - Taranto, 18 giu. - “Emerge la necessità di reclamare aria pulita, in particolare per i bambini di Taranto, conforme a ciò che è richiesto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità” rivendica Peacelink. Che attraverso il suo portavoce, Alessandro Marescotti, fa poi una comparazione fra i limiti di tre inquinanti indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) relativamente a PM 2,5, PM 10 (sono le polveri sottili) e NO2 (biossido di zolfo) e la situazione rilevata, in termini di media annuale, da tre centraline di monitoraggio che fanno capo ad Arpa Puglia, presenti in altrettante aree diverse di Taranto. In termini di microgrammi per metro cubo, che è l’unità di misura per questi inquinanti, Oms sostiene, rileva Peacelink, che “il PM2.5 non deve eccedere 10 microgrammi per metro cubo come media annuale, il PM10 non deve eccedere 20 microgrammi per metro cubo come media annuale e l’NO2 non deve eccedere 40 microgrammi per metro cubo come media annuale”. Al rione Tamburi, invece, il quartiere a ridosso dell’acciaieria, ora denominata Acciaierie d’Italia (ArcelorMittal Italia e Invitalia per conto dello Stato) la media annuale dei tre inquinanti secondo la centralina Arpa Puglia è invece di 16.10 microgrammi per metro cubo per il PM 2,5, di 30.23 per il PM10 e di 50.87 per l’NO2. Superamenti dei valori Oms in termini di media annuale ci sono anche, segnala Peacelink, per altre due centraline Arpa: in via Machiavelli, sempre nel rione Tamburi, e in via Alto Adige, nella semiperiferia della città. “L’aria di Taranto non rispetta i limiti dell'Organizzazione mondiale della sanità” dice Peacelink, per la quale “a fronte di una situazione sanitaria fortemente compromessa, la popolazione di Taranto dovrebbe godere di una protezione particolare e dovrebbero essere garantiti gli standard internazionali relativi alle polveri sottili (PM2,5 e PM10) e al biossido di azoto (NO2)”. “Le polveri sottili - rileva infine Peacelink - sono considerate cancerogene dalla Iarc (Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro)”. Infine, “il biossido di azoto (N02) è un gas irritante per l'apparato respiratorio e per gli occhi che può causare bronchiti, edemi polmonari e morti premature. Contribuisce anche al fenomeno delle ‘piogge acide’". (AGI)
TA1/DAN
Ex Ilva: Peacelink, rischio cancerogeno inaccettabile
Pubblicato: 18/06/2021 09:01
(AGI) - Taranto, 18 giu. - In attesa della sentenza del Consiglio di Stato, chiamato a decidere in appello sulla sentenza del Tar Lecce che lo scorso febbraio ha ordinato lo spegnimento degli impianti dell’area a caldo dell’ex Ilva di Taranto perchè inquinanti, si fa più intenso il pressing delle associazioni ambientaliste per lo stop alla fabbrica siderurgica. Peacelink, una delle più attive sul fronte anti-Ilva, dichiara oggi che “tutti gli studi predittivi (Vds e Vias) indicano un rischio cancerogeno inaccettabile per l'Ilva”. Le due sigle stanno rispettivamente per Valutazione Danno Sanitario e Valutazione Integrata Ambiente e Salute. Peacelink sottolinea inoltre che “i dati dell'anagrafe comunale indicano eccessi di mortalità anche recenti (calcolati fino al 31 dicembre 2020) nei tre quartieri più vicini al polo industriale se confrontati con quelli più lontani”. (AGI)
TA1/DAN
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