Oggi è il 6 agosto. Esattamente ottant’anni fa, nel 1945, gli Stati Uniti d’America sganciarono la bomba atomica che ridusse in macerie la città giapponese di Hiroshima e in polvere gran parte dei suoi abitanti.
"Sapevamo che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Alcuni risero, altri piansero, i più rimasero in silenzio". La ricostruzione di Trinity, il primo esperimento atomico nel 1945, prima delle bombe di Hiroshima e Nagasaki
Fu il direttore scientifico del centro di ricerca che portò alla produzione della prima atomica USA
"Abbiamo fatto il lavoro del diavolo e adesso torniamo a quelli che sono i nostri veri compiti". Questo affermò in seguito alla sua crisi di coscienza che lo portò - dopo la fine della seconda guerra mondiale - ad opporsi alla bomba all'idrogeno
Vista l'attualità da vari punti di vista, segnaliamo una nostra pubblicazione nella collana dei Quaderni Satyagraha (n. 29) di Centro Gandhi Edizioni di Pisa
Gli hibakusha, che hanno sperimentato sulla loro pelle la terribile potenza distruttiva delle bombe atomiche, sono convinti nel profondo del cuore che le armi nucleari non debbano esistere e che nessuna guerra vada fatta. L’ideale pacifista della Costituzione giapponese nasce da queste dolorose e travagliate esperienze e dall'esame di coscienza sulla guerra.
15 agosto 2015 - Centro di documentazione Semi sotto la neve
Trasmettiamo il testo in inglese, in spagnolo e in giapponese dell'ultima dichiarazione di Pace di Nagasaki letto dal sindaco della citta' che e' stata distrutta da una bomba atomica esattamente 65 anni fa e che ne conserva la memoria e le ferite ancora vive.
9 agosto 2010
Dichiarazione di Pace - Nagasaki 9 Agosto 2008 (inglese)
Come ogni anno - alle 11 del 9 agosto - la cittadinanza di Nagasaki, insieme a molti altri del mondo, ha rinnovato il loro impegno per la messa al bando delle armi nucleari.
Un altro 6 Agosto, e gli orrori di sessantatré anni fa si ripresentano intatti nella mente dei nostri hibakusha, la cui età media ora supera i settantacinque anni.
Ecco la storia del pilota che, dopo lo sgancio della bomba atomica, non riuscì più a trovare la pace dell’anima. Famoso il suo carteggio con Günther Anders, il
grande filosofo tedesco che dedicò l'intera sua vita a lottare contro gli orrori di Auschwitz, di Hiroshima e di Nagasaki affinche' non potessero ripetersi mai
piu'.
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All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
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