La riflessione dell'ex Presidente sovietico della Perestroyka e del Trattato INF non dà dubbi: occorre demilitarizzare il mondo degli affari, la politica internazionale e il pensiero politico e ritornare a investire per soddisfare le necessità di sicurezza dell’umanità.
Una lettera ai parlamentari del Regno Unito. Da tre ex comandanti della Royal Navy ecco un appello. Nel tempo del coronavirus, sarà il caso di cambiare destinazione alle ingenti somme destinate al mantenimento della flotta sottomarina britannica?
Il dott. Gennaro Viesti, pneumologo di Taranto, ha scritto una lettera aperta per fornire un suo contributo al dibattito sulle questione dei falsi negativi e del loro trattamento al pronto soccorso e in ospedale. Ha citato inoltre il parere del dott. Stefano Gasparini, pneumologo di chiara fama.
La tempesta ha smascherato le cose superflue su cui avevamo costruito le nostre agende e ora abbiamo scoperto il vero valore della solidarietà e della fratellanza
Nel "Decreto Nuove misure per l’emergenza coronavirus" sono "consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale". Il governo potrebbe riconvertire e far produrre respiratori invece di armi.
La proposta dei Disarmisti esigenti, di WILPF Italia e di personalità ispirate dalla cultura della terrestrità e della pace: convertire le spese militari in investimenti per la salute, aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari, ritirarsi dalle guerre neocoloniali in cui siamo coinvolti
22 marzo 2020 - Appello: No arsenali, si ospedali
Coronavirus: emergenza effetto del riscaldamento globale e delle guerre
E' il momento di impegnare gli studenti a esercitare il loro senso di responsabilità. Dobbiamo svegliare in loro la curiosità, impegnandoli in cose nuove. Proponiamo la lettura. Per i miei studenti ho creato un archivio di 1700 libri online
18 marzo 2020 - Alessandro Marescotti
I numeri, sebbene in leggero calo, ci dicono che presto l’Italia supererà i morti della Cina
Paesi come la Cina, il Venezuela, Israele, perfino la poverissima Cuba, stanno prodigandosi in una solidarietà attiva nei riguardi dell’Italia, con l’invio di medicine, operatori sanitari, materiali protettivi e altro. E l'Europa?
17 marzo 2020 - Carlo Ruta
Il virus rappresenta un problema alla continuità sanitaria e quindi sociale
Il produttore del nuovo jet da combattimento stealth J-20, Chengdu Aircraft Industry Group, ha convertito una catena di montaggio per cominciare a produrre dispositivi di protezione sanitaria individuale
16 marzo 2020 - Rossana De Simone
Occorre far pervenire al nostro Paese i 20.000 respiratori che mancano
La partita decisiva in questa fase si sta giocando, non più nella provincia di Hubei, in Cina, ma in Italia, dove i contagi e i morti giornalieri si attestano, al momento, al raddoppio ogni tre-quattro giorni.
Perché il pensiero al diritto a essere protetti dal contagio non viene automaticamente esteso agli operai? Perché sono necessarie proteste, scioperi e dure dichiarazioni sindacali perché la questione diventi all’ordine del giorno? Perché la classe operaia viene trattata come la casta dei paria?
13 marzo 2020 - Moni Ovadia
"Non si vede bene che col cuore". Chissà, forse è proprio questo che la nostra Madre Terra vuole?
Occorrono team di esperti specializzati, migliaia di respiratori, milioni di mascherine, soprattutto per le categorie sociali più a rischio, se necessari, prefabbricati, per allargare il numero di posti letto disponibili. E occorrono subito.
Informazione e controinformazione, narrazione e contronarrazione, verità e bugie, correttezza nel comunicare le informazioni verificabili. Alcune linee guida e molti esempi su come fare mediattivismo pacifista. In allegato vi sono le slides.
PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
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